Come Accorpare Particelle Catastali

Tra i tipi di variazione catastale che più frequentemente vengono proposti all’Agenzia delle Entrate ci sono i frazionamenti e gli accorpamenti di particelle iscritte al Catasto urbano o dei fabbricati. Queste tipologie di cambiamento sono attualmente in considerevole aumento vista la loro stretta relazione con i pagamenti dell’imposta che proprietari o usufruttuari degli immobili debbono corrispondere annualmente ai Comuni e allo Stato. Infatti, alcune case di abitazione si trovano ufficialmente divise in più parti con calcolo di imposta maggiore pur essendo usate come unico immobile.

L’accorpamento di due o più particelle consiste in una fusione con attribuzione di un unico numero, contrassegnato o meno da subalterni. La procedura può essere fatta direttamente o assegnata dal proprietario a un professionista tecnico che potrà rilevare l’esatta proprietà, la consistenza del bene e le sue caratteristiche. Alcuni presupposti sono, infatti, indispensabili alla corretta esecuzione della pratica. In primo luogo le particelle da accorpare dovranno risultare intestate a un medesimo soggetto, persona fisica o giuridica, cosicché al termine anche la nuova entità sarà attribuita a colui che ne possedeva le singole parti. Variazioni diverse, devono essere preventivamente supportate da atti notarili (es. nel caso di immobili intestati in percentuale a un coniuge o a un altro).

L’istanza di accorpamento va presentata all’Agenzia delle Entrate. Particelle contigue già inserite in mappa possono essere unite in una sola senza introdurre nuove geometrie, con l’eventuale rivisitazione di categoria e classe degli immobili. Usando questo software la variazione è immediata e sin da subito il proprietario può ottenere la ricevuta della nuova situazione. Se per presentare l’istanza viene usato un modello cartaceo, dopo la sua presentazione occorrerà qualche giorno prima che gli uffici dell’Agenzia ne prendano pienamente atto.

Occorre ricordare che le modifiche apportate catastalmente sui fabbricati devono essere comunicate al Comune mentre, nel caso su di essi sia stato acceso un mutuo bancario, bisognerà acquisire un consenso dell’istituto di credito. Prima di procedere a un accorpamento occorrerà sempre valutare con attenzione i costi dell’allestimento della pratica, le nuove tasse da pagare e se nel futuro prossimo la fusione di particelle sia ancora funzionale ai bisogni del proprietario o dei proprietari..

Non dimenticare mai: Prima di procedere all’accorpamento valutare con attenzione costi e finalità.

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Come Programmare gli Investimenti

Finanziariamente parlando, questi sono anni caratterizzati da grandi turbolenze economiche. Non si sa se dureranno, nè per quanto tempo. Non si riesce a capire se riusciremo a riprenderci da questa crisi, nè se il peggio debba ancora arrivare… In questi termini risulta particolarmente difficile anche pensare ad investire i propri risparmi, perchè ciò che oggi può essere conveniente, domani potrebbe non esserlo più. Nonostante questo, cercheremo in questa guida di considerare e descrivere brevemente quelle che in generale si considera giusto fare per preservare il nostro patrimonio da qualsiasi “burrasca” finanziaria.

Nell’ultimo periodo, possiamo spesso scorgere nelle librerie o addirittura nelle edicole guide al risparmio, agli investimenti, che aiutano le famiglie a scegliere il meglio che il mercato può offrire al momento. Ma una domanda mi sorge sempre quando guardo queste pubblicazioni: serviranno veramente o è un modo per farci spendere altri soldi? Il mio parere è che sicuramente servono nella descrizione delle varie possibilità, ma solo ogni nucleo familiare saprà scegliere ciò che è meglio!

La prima possibilità di “investimento” (in senso indiretto) che prendiamo in considerazione è forse la più facile e attuabile per chiunque: si tratta semplicemente del risparmio sui consumi attuali e l’utilizzo dei materiali sotto forma di riciclo. Infatti, anche questa è una forma di investimento, anche se non prevede azzardate manovre finanziarie. Si potrebbe, per esempio, pensare di investire nelle energie rinnovabili installando dei pannelli solari per la produzione di acqua calda, risparmiando così soldi sulla bolletta e beneficiando dei contributi stanziati dall’Unione Europea. O nell’acquisto di lampadine ed elettrodomestici a basso consumo energetico. Passando poi a parlare degli investimenti in senso proprio, la prima cosa che ci viene in mente è il consiglio dei nostri nonni, i quali sostenevano che il miglior investimento è il “mattone”. Ma al giorno d’oggi investire nel mercato immobiliare conviene ancora? Bisognerebbe tener conto dell’effettivo guadagno, deducendo tutte le spese che compiremo.

Ora consideriamo invece il mercato mobiliare: azioni e obbligazioni Le banche e le agenzie di investimento ci tartassano in continuazione di offerte giudicate “imperdibili”, ma solo analizzando i vari fogli informativi riusciremo a capire se davvero sono investimenti che fanno al caso nostro  tener conto, infatti, di quanto possiamo investire, del tempo di recupero del denaro e soprattutto se conviene in termini di tasso Si potranno valutare tutti questi indici anche avvalendosi dell’aiuto di uno specialista che ci illustrerà le varie alternative, ma facciamo sempre domande e non limitiamoci ad annuire Prima di investire i nostri soldi, dobbiamo avere tutto chiaro.

Un accenno ora al forex, il foreign exchange market, il più grosso mercato del mondo, dove i prodotti acquistati altro non sono che le valute dei vari Paesi. Questa opportunità non è per tutti, nel senso che è possibile guadagnare moltissimo denaro in poco tempo attraverso l’utilizzo delle leve finanziarie, ma è altrettanto possibile perdere tutto, quindi chi opta per questo tipo di “investimento” deve investire solo soldi che può permettersi di perdere. Inoltre, esistono delle agenzie online, le quali offrono consigli e spiegazioni gratuiti e l’attivazione di un conto demo con cui fare pratica. Terminato il periodo, il trader è lasciato agire come meglio crede, sulla base dell’andamento del mercato relativo al cambio delle valute.

Parlando di investimento, possiamo considerare, in ultimo, anche la possibilità di acquistare lingotti d’oro (o altro materiale a seconda delle possibilità economiche), i quali potranno essere comodamente custoditi in apposite “banche” alle quali pagheremo le spese per il loro servizio. Nel momento in cui avremo bisogno del denaro, potremo dare ordine di vendere quanto custodito (in tutto o in parte) e dove accreditare la somma ricavata. In conclusione, ogni aspirante investitore, deve necessariamente considerare quanto può investire e quanto è disposto a perdere, scegliendo di conseguenza il prodotto sopra riportato, che meglio si adatta alle sue esigenze ed alle sue aspettative.

 

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Differenze tra le Carte di Credito e le Carte di Debito

Il Ventunesimo Secolo ci ha regalato -tra le altre meraviglie della tecnologia- un’invenzione straordinaria: quella dei pagamenti tramite carta. Solitamente tendiamo a fare un po’ di tutta l’erba un fascio, e così siamo portati a credere che esitano solamente le carte di credito. Niente di più falso! Esistono infatti anche la carta di debito (più conosciuta come Bancomat) e quelle cosiddette prepagate, che tanto stanno spopolando negli ultimi tempi. In questa guida vedremo le principali caratteristiche di ciascuna, evidenziandone le differenze.

ARTA BANCOMAT. Rilasciata da un qualsiasi istituto di credito ai propri correntisti, costituisce l’alternativa principale -almeno in Italia- ai pagamenti in denaro contante. La sua peculiarità sta nel fatto che, al momento di ogni transazione, la cifra in oggetto viene addebitata direttamente sul conto corrente ad essa collegato. La Carta Bancomat permette il prelievo di contanti presso gli sportelli ATM, nonché l’acquisto di beni di ogni tipo presso i cosiddetti POS (Point of Sale, o Punti Vendita): oggi come oggi, un buon 90% delle attività e dei negozi permette questo sistema di pagamento. Il suo funzionamento è sottoposto ad un platfond -ovvero un limite mensile di operazioni effettuabili- e all’effettiva giacenza sul conto.

CARTA DI CREDITO, All’atto pratico, le sue funzioni sono in tutto e per tutto identiche a quelle di un Bancomat: prelievo e pagamenti. La differenza sta nel fatto che in questo caso la cifra dovuta al negoziante viene anticipata dall’istituto di credito, a cui spetta una piccola commissione. Il titolare della carta regolarizzerà quindi tutte le spese in un’unica soluzione, con cadenza mensile. Questo sistema offre un vantaggio notevole, poiché permette -almeno virtualmente- di avere a disposizione un platfond pressoché illimitato; va da sé che una carta di questo tipo deve essere utilizzata con cognizione di causa e consapevolezza della propria disponibilità sul conto, per non rischiare di “finire in rosso”.

CARTE PREPAGATE, A differenza di quelle viste finora, non sono associate ad alcun conto corrente; per utilizzarle occorre depositare preventivamente una cifra che costituirà una sorta di “portafoglio elettronico” a cui attingere al momento della transazione Il platfond è limitato al valore di tale cifra (che solitamente ha un tetto massimo “di sicurezza”), e il pagamento è solitamente istantaneo. Questa tipologia di carta si è diffusa notevolmente, complice Internet, e ad oggi ne esistono moltissime incarnazioni: PostePay, PayPal, Kalibra Mastercard e Carta Jeans sono solo alcuni esempi Il carattere semplice e versatile delle prepagate, le rende perfette per l’utilizzo online.

 

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Cosa Bisogna Sapere sulla Carta di Credito

Creata per la prima volta nel 1950, nel corso del tempo la carta di credito è stata protagonista di una larghissima diffusione su scala globale. Si tratta di un particolare strumento di pagamento collegato a un conto corrente bancario che consente di compiere acquisti in totale sicurezza dovunque ci troviamo. Costituita da un tesserino di plastica su cui è montato un microchip o una banda magnetica identificativi, essa riporta alcuni dati essenziali che consentono di utilizzarla in maniera pratica ed efficiente. Se ne siete già in possesso o siete intenzionati a richiederne una, ecco 10 fondamentali cose da sapere sulle carte di credito.

Che cos’è una carta di credito? La carta di credito, come suggerisce il nome stesso, è uno strumento che consente di effettuare acquisti o concludere transazioni a credito della banca, cioè senza che il denaro speso venga immediatamente decurtato dal conto corrente associato. Questo ci consente di compiere pagamenti anche senza avere effettiva disponibilità monetaria.

Dopo quanto tempo la banca preleva dal conto corrente i soldi spesi tramite la carta? Ovviamente, trascorso un certo lasso di tempo, la banca preleverà i soldi utilizzati a credito con la carta. Questo periodo corrisponde solitamente a un mese. Ogni istituto bancario possiede le sue particolari regole, ma solitamente i primi giorni del mese verrà tolto dal nostro conto corrente il denaro speso nel corso del mese precedente. Per quella data, è pertanto bene assicurarsi che il saldo del conto corrente sia sufficiente a coprire il prelievo. In caso contrario finiremo in mora e saremo costretti a pagare delle penali aggiuntive.

Quali dati sono riportati su una carta di credito? Come accennato in precedenza, le carte di credito riportano alcuni dati essenziali per poterle utilizzare in maniera pratica e sicura. Innanzitutto contengono il codice univoco richiesto per effettuare i pagamenti, accompagnato dal nome del titolare della carta stessa. Approfondimento Come scegliere una carta di credito (clicca qui) Presentano inoltre il nome della banca emittente, quello del circuito di credito associato e la data di scadenza. Sul retro è infine riportato un ulteriore codice di protezione composto da tre cifre, richiesto solitamente quando si effettuano acquisti su internet.

Cosa posso fare con una carta di credito? Con la carta di credito si possono innanzitutto effettuare acquisiti presso gli esercizi commerciali dotati delle apparecchiature elettroniche necessarie (POS) senza alcun costo aggiuntivo. È inoltre possibile effettuare comodamente acquisti on-line inserendo i dati richiesti. La carta di credito può anche essere utilizzata per prelevare denaro presso un qualsiasi sportello con l’addebito, però, di una piccola commissione.

 

Come posso richiedere una carta di credito? Per ottenere una carta di credito occorre farne richiesta all’istituto bancario presso il quale è aperto il nostro conto corrente. Per concludere l’operazione è necessario un documento d’identità, il proprio codice fiscale e la documentazione relativa al proprio reddito in modo che la banca sia in grado di accertare la nostra capacità di rimborsare i soldi spesi.

Esiste un tetto massimo di denaro spendibile con la carta di credito? Al momento del rilascio della carta, verrà concordato con la banca un “plafond”, cioè il limite massimo di denaro che potremo spendere mensilmente. È possibile scegliere questo valore in base alle proprie esigenze, rispettando ovviamente il range imposto dall’istituto bancario stesso.

 

Perché gli esercenti richiedono un documento d’identità quanto paghiamo con la carta di credito? Quando si effettuano acquisti, solitamente gli esercenti richiedono un documento d’identità per verificare che il nome coincida con quello riportato sulla carta. Questo controllo consente di conoscere l’identità di chi desidera utilizzarla ed evitare usi illeciti della stessa.

Che cos’è l’estratto conto e a cosa serve? L’estratto conto è uno strumento che consente di visionare le spese effettuate tramite la carta nei 30 giorni precedenti l’addebito di denaro in conto corrente. È indispensabile per controllare l’eventuale presenza di movimenti sospetti non autorizzati. In questo modo sarà possibile contestare tempestivamente alla banca operazioni illecite.

 

Le carte di credito sono sicure? Le carte di credito sono considerate uno strumento sicuro. L’inserimento dei microchip ha reso estremamente difficile qualsiasi tentativo di clonazione. Ovviamente è bene non comunicare a terzi i dati e i codici della propria carta, specialmente se non si è certi della loro affidabilità.

Cosa fare in caso di smarrimento o furto della carta? Appena ci si accorge di un eventuale furto o smarrimento della propria carta di credito, occorre contattare immediatamente il proprio istituto bancario per bloccarla e impedire, così, che venga utilizzata. Successivamente è necessario sporgere denuncia presso i Carabinieri o la Polizia ricordandosi di farsela rilasciare per poi poterla consegnare alla propria banca.

 

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Cosa Sono le Carte Conto

La carta conto non è altro che una carta plastificata, prepagata, dotata di un codice IBAN, che offre la stessa praticità che si ha con un normale conto corrente. Essa può essere caricata e usata per fare acquisti negli esercizi commerciali, in Italia e, in tutto il mondo e, anche su Internet. Si potrà prelevare denaro contante presso gli sportelli automatici abilitati in Italia e all’Estero. Potrai addirittura accreditare lo stipendio o la pensione, tramite il codice IBAN della tua carta conto. Inoltre sarà anche un risparmio di tempo, ed evitare lunghe code agli sportelli postali, perché sulla carta conto potrete addebitare il pagamento delle bollette per le utenze. Può essere quindi molto utile per i giovani e, per chi viaggia spesso in Italia e all’Estero. Seguiamo attentamente i passi di questa guida perché ci daranno delle informazioni utili sulla carta conto. Cos’è e come funziona.

Molto maneggevole, si può, pertanto, tenere comodamente nel portafoglio o in tasca. Come sempre, prima di attivare una carta conto, è buona norma rivolgersi agli sportelli di più istituti di credito. Chiedere, leggere attentamente i fogli illustrativi e comparare i servizi offerti con i prezzi richiesti. Generalmente possedere la carta conto è molto semplice, oltre alle agevolazioni che offre. Infatti non bisognerà pagare spese di tenuta conto, bolli, commissioni di massimo scoperto ed, interessi passivi. È bene sapere che, per richiedere la carta conto si deve necessariamente essere maggiorenni e, residenti in Italia. Salvo rare eccezioni, viene concessa a tutti: studenti, precari, ecc. Nel caso in cui la banca si rifiuti di concedere la carta conto, esistono delle società che emettono moneta elettronica, che hanno l’IBAN associato.

Si può anche ricaricare il cellulare. Si possono effettuare acquisti nei punti vendita convenzionati ed anche online. Proprio per questo è un servizio molto apprezzato dai giovani. Hanno un’innovativa tecnologia che tutela in caso di frode. Caratteristica molto apprezzata, soprattutto per chi è attivo nell’e-commerce. Altra caratteristica di particolare importanza è la sua validità per pagamenti e acquisti all’estero. Molto utile, quindi, per chi viaggia parecchio (sia per studio che per lavoro). Per gli studenti che si trovano all’estero è possibile ricevere ricariche dai genitori in Italia, tramite bonifico.

Ovviamente, non sono un conto corrente. Pertanto, ci sono delle limitazioni.  Non è possibile fare investimenti finanziari, né richiedere il libretto degli assegni. Alcune banche prevedono la possibilità di controllare il proprio conto tramite il servizio di e-banking. Inoltre, può essere predisposto un servizio di informazione via sms dei principali movimenti che si registrano sulla carta.

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