Come Fare un Ricorso per Prelievo Illegittimo da Conto Corrente Bancario

Hai notato, esaminando il tuo estratto conto bancario, che ti sono state addebitate delle somme in maniera del tutto illegittima? Puoi, allora, presentare un ricorso e richiedere il rimborso delle spese trattenute senza motivazione. Vediamo in questa semplice guida come procedere.

Se vuoi richiedere al tuo istituto di credito il rimborso per una somma indebitamente addebitata, questa guida fa proprio al caso tuo.

Per iniziare, è utile inviare un reclamo alla banca, segnalando l’evento che si è verificato in modo dettagliato. Come esempio, è possibile vedere questo modello di reclamo.

Nel caso in cui il reclamo non abbia successo, devi presentare un’apposita comunicazione scritta al Giudice di Pace competente per il tuo territorio, scrivendo quel che ti indico di seguito, adeguandolo naturalmente al tuo personale caso.

Inizia a scrivere il tutto (ti consiglio di farlo dal pc), scrivendo in alto a sinistra il tuo nominativo, comprensivo di indirizzo. Un pò più in basso, ma stavolta completamente a destra, scrivi “Al giudice di pace di…”. Lascia qualche rigo di margine e specifica, andando completamente a capo, l’oggetto della comunicazione, “Prelievo illegittimo da conto corrente”.

Inizia la composizione vera e propria presentandoti. “Il sottoscritto… nato a… il…, residente a… in via…, codice fiscale…, titolare del conto corrente bancario numero… in essere presso il Vostro Istituto, filiale di… numero di riferimento… con sede in…, ABI…, CAB…”.

Prosegui con le tue premesse, scrivendo “Premesso che” in centro al foglio, ed in maiuscolo. “Leggendo l’ultimo estratto conto ho notato che il giorno…, l’istituto di credito… ha prelevato dal conto corrente suddetto una somma totale di euro… Tale prelievo è assolutamente illegittimo, in quanto non giustificata da titoli giuridici o ordine di alcun giudice”.

Concludi come segue. “Fa, quindi, ricorso alla S.V. affinchè emetta (in base agli articoli 633 cpc e segg) un decreto ingiuntivo nei confronti del citato istituto di credito, ordinandogli di pagare la somma indebitamente prelevata con aggiunti gli interessi maturati dal…, data di sottrazione, oltre le spese inerenti questa procedura.” Aggiungi luogo e data, e specifica nella parte bassa del foglio gli allegati, ovvero la copia dell’estratto conto e le note di debito. Stampa il tutto, firmalo e procedi a recapitare il tutto, attendendo riscontri in merito.

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Come Utilizzare il Bancomato in Modo Sicuro

Ormai praticamente tutti gli esercizi commerciali mettono a disposizione il pagamento tramite bancomat: un metodo sicuramente comodo, ma per quanto riguarda la sicurezza?
La carta bancomat è sicuramente uno strumento comodo e veloce per effettuare pagamenti. Eppure, solo il 70% degli italiani ne possiede almeno una, e solo la metà la utilizzano per prelevare denaro contante o per fare acquisti. I motivi risiedono principalmente nella paura che non si tratti di uno strumento sicuro: vediamo nel dettaglio quali problemi si possono realmente incontrare nell’utilizzo della carta.

Sicurezza. Il bancomat si basa su un sistema di sicurezza combinato, denominato “chip&PIN”: ciò significa che per poter essere utilizzato serve sia il chip fisicamente presente sulla carta, che il PIN da imparare a memoria. Quindi, a meno che il bancomat non funga anche da carta di credito senza PIN, allora in caso di smarrimento non si corrono rischi di sorta. Tuttavia, la perdita devono essere segnalati al più presto alla banca ed alle autorità.

Transazioni disconosciute per clonazione. Può succedere, anche se raramente, che la carta venga duplicata o clonata; in questo caso, non appena si accorge di avere addebiti improbabili sul proprio conto corrente (ad esempio, acquisti per importi fuori dal normale budget o effettuati all’estero) il vero titolare deve immediatamente disconoscere gli addebiti sospetti comunicando la scoperta sia alla banca che alle autorità, con regolare denuncia. La buona notizia è che l’emittente, ovvero la banca che ha fornito la carta, è tenuta al rimborso delle transazioni disconosciute. La cattiva notizia è che alcune condotte del cliente possono essere considerate come colpe inescusabili, ovvero: l’aver conservato la carta insieme al PIN; il ritardo nella denuncia; la distrazione o comunque poca attenzione nel custodire la carta; la comunicazione del PIN ad altre persone. In questi casi, il vero possessore non avrà diritto ad alcun rimborso.

L’ATM non eroga le banconote, cosa fare? Si tratta anche qui di casi rari, ma dovuti sicuramente a manomissione o, più difficilmente, malfunzionamento del macchinario. In questo caso, se l’ATM si trova presso una banca in orario di apertura, avvisare immediatamente il personale; se la filiale è chiusa o l’ATM è distaccato, chiamare subito il numero verde presente sullo stesso, che potrà gestire l’emergenza accertando eventuali manomissioni.

Diritti di acquisto con bancomat. La legge stabilisce che il cliente deve poter pagare con bancomat ogni qualvolta la spesa superi l’importo di 30 euro; tuttavia, non sono ancora previste sanzioni per i negozianti che non sono provvisti di POS (la macchinetta che legge il bancomat e che permette il pagamento). Inoltre, se un negoziante espone il marchio PagoBANCOMAT, non può rifiutare pagamenti per alcun importo, a meno che non si trovi in un momentaneo stato di difficoltà tecnica per guasti tecnici, e che comunque vanno segnalati per tempo (ovvero, nel momento in cui il cliente si avvicina alla cassa per procedere con il pagamento).

In caso di scorrettezze, si può segnalare il caso all’email [email protected]. Lo stesso dicasi nel caso in cui l’esercente richieda un sovrapprezzo per l’utilizzo del bancomat, comportamento totalmente irregolare.

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Come Diventare una PR

Hai la parlantina sciolta e adori stare tra la gente? Le amiche chiedono sempre a te consigli per l’organizzazione delle feste? Sei spigliata, allegara e socievole? Allora sei perfetta per fare la Pierre.

La Pierre crea eventi, serate e incontri, lancia un prodotto o una notizia, gestisce i rapporti interni o esterni di una azienda ma soprattutto incontra tante persone.
Per essere un lavoro, quella della PR sembra essere molto divertente!

Esistono diverse specializzazioni di questo profilo che permettopno al meglio di apprendere come diventare un grande PR per organizzare gli eventi
-Il responsabile delle relazioni esterne il quale si occupa di gestire il rapporto tra l’azienda e i vari mezzi di comunicazione o i clienti;
-L’ addetto all’ufficio stampa che si avvicina maggiormente al profilo del giornalista;
-Il responsabile delle relazioni interne che si occupa di gestire il rapporto tra l’azienda e i dipendenti
Ma sei il tuo sogno è quello dell’organizzazione di eventi e sogni di diventare la regina delle feste e eventi, ecco i consigli che ti torneranno utili.

Lo studio prima di tutto
Ti servono una laurea in materie umanistiche o in scienze della comunicazione. Sono inoltre utilissimi i corsi specifichi e i master.
La teoria però non basta, cerca di ottenere uno stage anche in una piccola agenzia.
Per lavorare in proprio, invece, è necessaria la partita IVA, anche se in una prima fase è possibile operare emettendo ricevute per prestazione occasionale.

Tenersi informati per essere un ottimo PR
Guarda tanta tv e leggi un paio di quotidiani al giorno. Impara i nome dei direttori dei giornali, i rapporti con la stampa sono fondamentali.

Il look giusto
Quando organizzi un evento per un cliente prediligi abiti sobri, come l’intramontabile tubino nero, così darai l’impressone di essere curata, efficiente, seria e affidabile.
Lascia nella scarpiera il tacco 12 rischieresti di essere troppo traballante!

Tutto sotto controllo
Hai lavorato sodo per una data importante. Ora che la festa ha inizio ricorda che NON sei un ospite, ma sei tu l’organizzatore dell’evento!
Proibito rilassarsi troppo, bere e soprattutto fare pettegolezzi.
Le PR conoscono e frequentano molte persone alcune delle quali si lasciano andare a confidenze: meglio ascoltarle e dimenticarle subito.

Ora hai tutte le chiavi per diventare un grande PR di successo! Vedrai, organizzare gli eventi sarà un gioco da ragazzi!

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Financial Future – Cosa Sono

Options (strumenti asimmetrici): consentono all’acquirente del contratto di decidere se esercitare o meno un diritto, ovvero l’opzione.
Futures (strumenti simmetrici): vincolano entrambe le parti alla risoluzione del contratto.

I financial future sono quindi un accordo standardizzato di acquisto o di vendita di attività finanziarie ad una data futura. Standardizzato poiché esiste una borsa valori di future che regolamenta: il tipo di attività finanziaria, l’oggetto di scambio, la data di consegna, il prezzo di transizione, ecc.
Nati nel 1972 negli USA, hanno come finalità la copertura del rischio di oscillazione dei prezzi dei beni. Vengono scambiati all’interno di apposite borse valori – la Chicago Board of Trade è stata la prima borsa valori statunitense – dove gli operatori possono
agire direttamente, se membri della borsa.

A differenza degli accordi con regolamento per contanti o a termine, il future è un impegno a realizzare una transazione senza che ci sia alcun flusso monetario (cioè con l’effettiva consegna), è standardizzato in tutte le sue parti ed è pubblicamente trattato.

Stanza di compensazione (Clearing House): è un’agenzia che sovrintende a tutte le operazioni che si svolgono all’interno della borsa dei future, come principali funzioni:
a) è la controparte di tutti i contratti: assume contemporaneamente la posizione di acquirente e venditore e ne garantisce il buon fine, eliminando di fatto il rischio d’insolvenza tra le parti;
b) tiene la contabilità: le parti del contratto depositano una quota “di buona fede” (detta initial margin) ed in seguito aggiungono un ulteriore importo (detto maintenance margin) che varia in funzione del contratto;
c) impone limiti massimi giuridici di oscillazione;
d) comunica quotidianamente lo stato dei conti agli operatori;
e) verifica l’effettiva consegna delle attività.

Vantaggi dei future
-determina in anticipo l’entità dei flussi monetari;
-permette di cautelarsi da oscillazioni indesiderate dei tassi d’interesse;
-aumenta la copertura del rischio.

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Come Controllare Saldo PostePay

Le carte Postepay, sono messe a disposizione da Poste Italiane a coloro che vogliono usufruire di una prepagata e ricaricabile per effettuare acquisti online o nei negozi convenzionati. Non hanno alcun canone annuo, possono essere ricaricate online o nei punti vendita abilitati in maniera semplice e veloce ricevendo l’accredito in pochissimi istanti.

Coloro che possiedono una carta ricaricabile Postepay, possono conoscere il proprio saldo in diversi modi, di sicuro il modo più conosciuto è quello di andare allo sportello postamat di Poste Italiane, ma in realtà vi sono altre possibilità per visionarlo, anche stando comodamente a casa o addirittura utilizzando il proprio smartphone.

Cos’è il saldo Postepay e qual è la differenza tra saldo contabile e disponibile?
Quando si parla di saldo, ci si riferisce al credito presente sulla carta ricaricabile Postepay e quindi del denaro di cui si dispone in un determinato momento. E’ tuttavia importante fare una distinzione tra saldo contabile e saldo disponibile:
il saldo disponibile Postepay rappresenta l’importo che è realmente presente sulla carta e quindi quello di cui si può usufruire.
il saldo contabile rappresenta invece il denaro realmente disponibile, sommato a quello utilizzato per delle recenti transazioni che non sono state ancora contabilizzate.
Spesso i due saldi possono non coincidere, questo succede perché i soldi spesi e che quindi non sono più utilizzabili non sono stati ancora aggiornati, ma in generale nel giro di 24 – 48 ore risulteranno coincidenti.
Ovviamente se si desidera fare un acquisto, si dovrà prendere in considerazione solo l’importo che risulta nel saldo disponibile, in quanto rappresenta quello realmente presente sulla vostra Postepay.

Come controllare il saldo su Postepay?
Controllare il proprio saldo è molto semplice ed è possibile effettuarlo in diversi modi, in base alle proprie esigenze. Di certo il metodo più diffuso è quello di recarsi allo sportello Bancomat di Poste Italiane, inserire la propria Postepay, cliccare sul tasto che riporta “saldo” e digitare il proprio PIN, numero composto da 5 cifre che viene assegnato insieme alla ricaricabile.
Oggi esistono delle opzioni che vi permettono però di controllare il vostro saldo disponibile anche comodamente da casa, ci riferiamo alla pagina internet di Poste Italiane, che mette a disposizione una sezione proprio per questo.
La prima cosa da fare per accedervi è registrarsi, aprite il vostro browser internet e ricercate la pagina ufficiale di Poste Italiane, dopo cliccate su “Registrati”, in questa sezione dovrete inserire i dati richiesti dal sito e dopo aver effettuato la procedura, avrete un username ed una password da poter utilizzare per accedere al sito.

Una volta effettuato l’accesso, verrete riportati alla sezione MyPoste e da qui potrete aprire la pagina PostePay, cliccare sul servizio online “Saldo e lista movimenti” dove vi verrà chiesto di inserire il numero della vostra carta, si tratta delle 16 cifre riportate sul fronte di questa. Inserito il numero completo, si aprirà una pagina con il vostro saldo disponibile e contabile.

Come controllare il proprio saldo Postepay con il proprio cellulare?
Altra semplice metodica è quella con l’app per smartphone PosteMobile, anche in questo caso sarà necessario prima registrarsi, la registrazione avverrà collegando l’app al proprio numero di telefono, al quale verranno inviati dei codici di conferma.
Quando la procedura sarà terminata, si dovrà inserire tra i dati il numero della propria Postepay e visualizzare ogni qualvolta si voglia il proprio saldo, cliccando su “Saldo e Movimenti”. Una novità di questo servizio è quella di essere aggiornati su accrediti ed addebiti per sms al numero utilizzato durante la registrazione.
Risulta essere importante sapere che è possibile controllare il saldo della Postepay di cui si è titolari, non è invece possibile con il proprio account, controllare il saldo altrui. Nella sezione Saldo, vi verranno mostrate le operazioni più recenti, gli accrediti e le ricariche ricevute, con data e descrizione, in modo da poter controllare in maniera dettagliata tutte le operazioni.
Dall’applicazione, così come dal sito, è possibile effettuare altre operazioni, come ad esempio ricaricare Postepay, pagare bollettini o tante altre operazioni postali.

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