Come Diventare un Notaio
Lavorare come notaio è un’impresa ardua e in Italia si parla spesso a ragion veduta di casta notarile. Se si è già figli di notaio non è difficile proseguire la professione parterna o materna ma per chi non ha qualcuno di famiglia nel settore non è facile. Ma come si diventa notai? E in che cosa consiste questa professione?
Quanto guadagna e cosa fa un notaio
I notai sono pubblici ufficiali, nominati dallo Stato dopo aver superato un concorso pubblico estremamente selettivo, ma svolgono la loro attività come liberi professionisti.
In molti si chiedono: perché si fanno pagare così tanto? La risposta è semplice: il notaio si assume la totale responsabilità per il suo operato, rispondendo in proprio degli eventuali errori. E viene stipendiato sia dallo Stato che rappresenta che dai clienti. Difficile arrivarci ma in seguito la professione porta a un altissimo livello di soddisfazione personale ed economica: è vero che la crisi ha dimezzato i loro compensi medi, ma nessuno di loro se la passa male. In sei anni gli introiti medi di un notaio sono passati da 129mila a 66mila euro.
Ma per cosa si fa pagare? Se due parti per esempio fanno un negozio giuridico a scrittura privata o pubblica, l’atto deve essere firmato da un notaio perchè abbia valore. Lo stesso vale per la compravendita di un immobile in il rogito deve essere firmato dal notaio che si accerta dell’identità delle parti e dell’autenticità delle loro firme.
Il notaio svolge una duplice funzione di garanzia. Nei confronti delle parti assicura la correttezza formale dell’atto e l’effettivo raggiungimento dello scopo perseguito, e garantisce per lo Stato verificando che l’atto sia conforme alla legge.
Come diventare notaio
Il percorso per conseguire il sigillo notarile richiede tre passi fondamentali: una laurea in Giurisprudenza, la pratica notarile di 18 mesi e il concorso notarile.
Per prima cosa è fondamentale trovare uno studio notarile disposto a farti fare la pratica (solitamente a compenso zero).
Una volta conseguita la laurea in Giurisprudenza si deve presentare la domanda di ammissione alla pratica notarile. Essa va presentata presso il Consiglio Notarile del Distretto dove si vuole svolgere la pratica pagando una tassa e con la dichiarazione del notaio che si rende disponibile a prendere il praticante nel suo studio. Il periodo di pratica si deve comunque completare entro 30 mesi dall’iscrizione.
Ma il vero spauracchio per l’aspirante notaio è il concorso. In primo luogo bisogna attendere che venga indetto dallo Stato. In secondo luogo è fondamentale ricordare che in media solo un aspirante ogni venti lo supera e che richiede una preparazione giuridico-fiscale di altissimo livello.
La prova di preselezione per l’ammissione si svolge via internet. L’esame scritto consiste di tre prove teoriche-pratiche, riguardanti un atto di ultima volontà e due atti tra vivi, di cui uno di diritto commerciale. I candidati che superano l’esame scritto vengono ammessi all’orale che comprende tre prove su diritto civile, commerciale e volontaria giurisdizione; disposizioni sull’ordinamento del notariato e degli archivi notarili; disposizioni concernenti i tributi sugli affari.
Ai vincitori del concorso viene assegnata la sede presso la quale il neo notaio è tenuto ad avviare uno studio entro tre mesi.