Come Pagare con Paypal
Spesso, navigando in rete, ti imbatti in siti dove potresti effettuare acquisti di oggetti che cerchi da tempo o con un prezzo minore rispetto ai negozi dove sei solito recarti. Questa tipologia di acquisti però ti rende dubbioso riguardo i settori sicurezza e affidabilità dei pagamenti di tali spese. Oggi è possibile acquistare on-line con un metodo rapido, istantaneo e del tutto sicuro: PayPal.
Per effettuare un pagamento attraverso PayPal occorre innanzi tutto creare un conto PayPal: registrati gratis al sito www.paypal.it cliccando sul tasto giallo “Registrati” in alto a sinistra e scegli il conto che più preferisci tra le tre tipologie che PayPal ti offre. CONTO PERSONALE – ideale se ami acquistare online in modo conveniente e veloce.
CONTO PREMIER – perfetto per comprare e per vendere online.
CONTO BUSINESS – ottimo per chi vende online con partita IVA.
Scegli il conto cliccando sul tasto giallo “Introduzione” e compilai campi richiesti (nome, cognome, indirizzo e-mail etc.) conferma l’indirizzo mail e prosegui cliccando il tasto giallo “Accetta e crea conto”. Dopo la creazione del conto ti verrà richiesto di scegliere la modalità con cui vuoi realizzare i tuoi acquisti: ricaricando il tuo conto PayPal oppure oppure ricaricando la tua carta di credito o prepagata. Scegliendola modalità A, puoi ricaricare il tuo conto quando vuoi con un bonifico bancario. Questa opzione ti permette di non usare la tua carta di credito o prepagata o di effettuare pagamenti on-line senza essere in possesso di una carta.
Una volta creato il mezzo con cui effettuare il pagamento, ti devi recare sul sito dove si trova l’oggetto che desideri acquistare. Digita il sito nella barra dell’indirizzo, scegli il settore in cui si trova l’oggetto (es. cellulare — tecnologia o cellulari) cliccando sulla parola stessa. Una volta individuato l’oggetto esso è affiancato da delle informazioni tra cui il prezzo, luogo e data. Clicca sull’oggetto, ti appaiono maggiori informazioni e la descrizione di esso. Tra queste informazioni trovi anche i “Feedback” ovvero una sorta di voti; di questi voti è possibile vedere la percentuale di quelli positivi, più sono, più il venditore è sicuro, affidabile.
Individuato l’oggetto che desideri comprare, lette le informazioni che lo riguardano, visti i feedback che caratterizzano il venditore e sicuro del prodotto scelto, puoi procedere con l’ordine e il pagamento. Cliccando sull’oggetto abbiamo detto che compaiono informazioni descrittive su di esso e vengono visualizzati i feedback positivi in percentuale (es. 99,6% Feedback positivo).
Oltre a questo nella pagina del prodotto compare un tasto che ci serve a effettuare il pagamento; clicca su “Compralo subito”, nella pagina successiva clicca “Compra”, tasto con il quale prendi un impegno vincolante a completare la transazione con il venditore. Avrai in questo modo confermato l’acquisto clicca quindi su “Completa il pagamento” per verificare l’indirizzo a cui il venditore spedirà il tuo acquisto e procedere con il pagamento con PayPal. A questo punto scegli di effettuare il pagamento con PayPal cliccando sull’apposito pulsante.Immetti i dati richiesti e conferma. Hai così terminato il tuo acquisto online.
Read MoreCome Vendere su eBay
Vendere su eBay oramai è una consuetudine per migliaia di persone. C’è chi lo fa di professione, chi avendo un negozio ne approfitta per “allargarlo”, chi vuole riciclare un regalo, chi vuole vendere un gioco o una console che non usa più, chi ha il portatile vecchio e lo vende per comprare il nuovo e via via potremmo fare tantissimi esempi. Tutti pazzi per la vendita online, tuttavia le transazioni non vanno sempre per il meglio e non sempre l’attività decolla per tutti. Infatti non basta avere qualcosa da vendere, ma bisogna anche saperlo fare, saper affrontare le varie fasi della transazione, sapere cosa dire, sapere come muoversi. In questa guida vi do qualche consiglio su come comportarsi per concludere delle buone vendite su ebay.
La prima cosa necessaria è disporre di merce di ottima fattura. Se l’oggetto che vuoi vendere è un oggetto usato, è necessario che sia in buone condizioni e che comunque qualsiasi anomalia, anche la più piccola, come un graffietto, o un’abrasione venga prontamente segnalata nella descrizione e possibilmente documentata con foto. Questo è a garanzia del cliente che quindi può rendersi conto di cosa acquista e a garanzia tua, che vendi, in modo da non vederti recapitare reclami e proteste per eventuali “difetti” non segnalati. Quindi cerca di essere il più specifico possibile nelle descrizioni evidenziando ogni dettaglio. Naturalmente accompagna tutto con foto chiare e rispondenti alla descrizione.
Altro aspetto fondamentale è il dialogo con l’acquirente. Cerca di essere il più disponibile possibile fugando ogni dubbio di sorta. Rispondi cordialmente e in modo chiaro alle domande che ti vengono fatte e cerca anche di essere celere nel farlo. Una risposta in breve tempo dimostra al cliente la tua attenzione e serietà, e soprattutto evita che egli sposti la sua attenzione presso lo stesso articolo di un altro venditore più “solerte”.
Fornisci più alternative sia per quanto riguarda i pagamenti, sia per quanto riguarda la spedizione. In entrambi i casi cerca di dare più opzioni che vadano dalla soluzione meno costosa e meno sicura a quella più cara ma più sicura. Cerca in questa ottica, quando ti è possibile, di venire incontro a particolari esigenze dell’acquirente, quali potrebbero essere ad esempio la spedizione entro un certo termine o ad un particolare indirizzo.
Assicurati sempre della solvibilità e affidabilità dell’acquirente non dimenticando di controllare i suoi feedback ed eventuali altre informazioni disponibili. Se puoi aggiungi un regalino o un piccolo sconto per invogliare il cliente e indurlo a cercare tra le tue offerte anche la prossima volta che dovrà effettuare un acquisto. Ricorda: Un cliente soddisfatto è un cliente che ritorna.
Read MoreCome Reclamare la Criptovaluta Gas
Come reclamare la Criptovaluta GAS? Quale wallet utilizzare? Come usarla una volta disponibile? Quelle appena scritte sono tre domande che riceviamo spesso dagli utenti che hanno appena iniziato il loro percorso di informazione sul progetto Neo Smart Economy.
In questa guida approfondiremo
Che cos’è la Criptovaluta GAS;
Quale wallet utilizzare per renderla disponibile?
Su quale exchange può essere convertita in Bitcoin?
Il progetto della criptovaluta Neo è stato fin da subito molto originale e ben ideato. Esso, a differenza del Proof of Work (PoW) di Bitcoin ed Ethereum, basa la propria blockchain sul delegate Byzantine Fault Tolerance (dBFT). Questa tipologia di protocollo non necessita dell’attività di mining, ma valida le transazioni di ogni blocco della blockchain tramite l’assegnazione di una seconda moneta, la criptovaluta GAS, proporzionalmente ai Neo posseduti sul proprio wallet.
In parole povere, il progetto Neo Smart Economy assegna un dividendo ai possessori della criptovaluta Neo, pagata con una seconda valuta (GAS) alla conferma di ogni blocco della blockchain. Idealmente, ogni blocco dovrebbe chiudersi in 8 secondi. Nella realtà occorrono, in media, circa 20 secondi. Potete facilmente simulare l’ipotetico rendimento (ideale e reale), utilizzando la piattaforma NEOtoGAS e inserendo il numero di NEO posseduti o che siete intenzionati ad acquistare (come acquistare NEO).
Ora vi starete chiedendo: a cosa serve questo GAS? Ecco le risposte:
Utilizzare i NeoContract e “connetterli” con la Neo Blockchain;
Fare girare DApp direttamente sulla Neo Blockchain;
In futuro, potrà essere utilizzata come vera valuta del progetto Neo Smart Economy. Nel breve è ipotizzabile che venga utilizzato tramite una carta prepagata (come già avviene per Bitcoin ed Ethereum).
Se conservate i vostri Neo sugli Exchange, salvo casi particolari, non riceverete la criptovaluta GAS.
Requisito indispensabile è utilizzare un wallet del quale siate in possesso della chiave privata (Private Key).
Un’ ottima soluzione è rappresentata dal NeonWallet, un light wallet desktop sviluppato da CoZ.
Tramite questo wallet, che è possibile utilizzare in combinazione con il Ledger Nano S, potrete “generare” e “reclamare” i vostri GAS.
Dopo aver effettuato l’accesso tramite private key o Ledger Nano S, basta cliccare su “Claim GAS” e in pochi secondi essi saranno visibili sul vostro balance. Se utilizzate l’hardware wallet Ledger Nano S dovrete effettuare una conferma manuale aggiuntiva.
Se non siete degli sviluppatori e se non volete accumulare GAS pensando che in un prossimo futuro possa avere una rivalutazione importante, non vi resta altra scelta che scambiare la criptovaluta GAS che avete generato per ottenere Bitcoin attraverso l’exchange Binance.
In questo caso, dovete procedere nel seguente modo:
aprire un account su Binance;
inviare il GAS dal NeonWallet al GAS Wallet di Binance;
scambiare GAS per Bitcoin (pair GAS/BTC).
In pochi semplici passaggi vi ritroverete a possedere dei Bitcoin sull’exchange Binance, pronti per essere scambiati con altre criptovalute oppure per essere inviati al vostro Bitcoin Wallet. Potete consultare la nostra guida Binance: Exchange per acquistare Criptovalute con Bitcoin per avere istruzioni sull’utilizzo dell’exchange Binance.
Un’ottima alternativa a Binance è senza dubbio KuCoin. Questo giovane exchange è il più Neo-Friendly in assoluto. E’ possibile scambiare Gas per Neo e ha già attivato il pair /NEO per molte altre Criptovalute. Inoltre KuCoin è già compatibile con i token NEP5.
Read MoreCome Aprire la Partita IVA
Una volta presa la decisione di avviare una attività, la prima cosa da fare è aprire la partita IVA: si tratta di un passo indispensabile per tutti coloro che decidono di avviare una attività autonoma o di avviare una attività commerciale, individuale o anche societaria. Ma cosa è e come si apre la partita IVA?
La partita Iva non è altro che quella serie di numeri utili ad identificare in maniera univoca il contribuente ed è costituita da 11 cifre diverse: le prime sette servono ad identificare in maniera univoca il contribuente, le successive tre indicano il Codice dell’Ufficio delle Entrate e l’ultimo rappresenta un numero di controllo.
Ecco una lista delle azioni da fare per aprire la partita IVA:
segnalare tramite apposita dichiarazione ed entro 30 giorni dall’inizio, l’apertura dell’attività alla Agenzia delle Entrate. Per la corretta presentazione della domanda occorre compilare il modello AA9/7 per le attività che rientrano nella casistica di ditta individuale o lavoratori autonomi; il modello AA7/7 invece per tutti i soggetti diversi dalle persone fisiche, come ad esempio le società.
richiedere l’iscrizione alla società registro delle imprese presso la camera di commercio e comunicare l’inizio di attività anche al Comune di competenza sempre entro i 30 giorni
Per aprire la partita IVA puoi agire in tre modi diversi: il primo consiste nel rivolgersi ad un commercialista dietro compenso; il secondo metodo consiste nel rivolgersi alla Camera di commercio in maniera gratuita; terzo modo infine è quello di rivolgersi presso l’ufficio IVA o l’Ufficio delle entrate di competenza a seconda del proprio domicilio fiscale. Anche per la presentazione dei modelli, la legge prevede modalità diverse: la prima è la presentazione diretta o attraverso delega presso l’ufficio delle Agenzie delle Entrate, da scrivere utilizzando questo modello delega Agenzia delle Entrate. La seconda è attraverso posta raccomandata con ricevuta di ritorno; l’ultima è invece per via telematica utilizzando l’apposito software scaricabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate.
Nel momento in cui avviene la presentazione della dichiarazione di inizio attività, ti verrà assegnato un numero di partita iva, che rimarrà invariato fino alla cessazione della attività. Per quanto riguarda i regimi contabili tieni presente che variano in relazione al volume di affari, anche se, a seconda delle tue esigenze, puoi decidere di sfruttare il metodo della contabilità forfettaria. Non appena hai aperto la partita IVA, devi procedere ad assicurarti presso l’Inail e iscriverti alla gestione separata INPS per poter poi usufruire del sistema pensionistico.
Quali sono invece gli obblighi da pagare per chi apre partita IVA? Le tasse variano in base alla propria attività e alla tipologia di regime contabile scelto: in caso di prima attività, per esempio, possono essere richiesti al momento dell’apertura della partita IVA regimi agevolati, il cosiddetto regime dei minimi. Per quanto riguarda invece la contabilità fiscale ben si comprende come la tassazione sia diversa in base al guadagno: più guadagni e più tasse dovrai pagare. Tra gli obblighi fiscali a carico dei possessori di partita IVA rientrano:
l’emissione della fattura o dello scontrino fiscale, contenente i dati relativi a partita IVA e il codice fiscale di chi emette la fattura, data di emissione, il numero di fattura, la ditta, la denominazione o la ragione sociale di chi emette la fattura e del cliente, la residenza o il domicilio dell’emittente e del cliente, la quantità e la qualità dei beni, IVA da pagare.
Registrazione di tutte le fatture emesse e ricevute, i corrispettivi e le bolle doganali
Detrazione per le operazioni soggette ad imposta e per quelle non imponibili;
Liquidazione, versamento e dichiarazione periodica dell’IVA in base al principio di compensazione;
Dichiarazione annuale dell’IVA con compilazione del Modello UNICO o Separata.
Come puoi avere intuito dunque aprire partita iva garantisce senz’altro una certa dose di libertà nell’esercitare una professione, ma allo stesso tempo comporta tutta una serie di costi da non sottovalutare. Per questo motivo è sempre comodo rivolgersi ad un commercialista oppure ad un esperto del settore e soprattutto occorre analizzare in maniera attenta gli eventuali vantaggi e svantaggi di tale decisione: aprire una partita IVA è infatti conveniente per coloro che hanno compensi importanti; in caso contrario, invece, è sempre meglio rimandare la decisione e cercare, se possibile, soluzioni alternative come un contratto part time, occasionale o un contratto a progetto.
Read MoreCome Fare Tornare i Clienti nel Proprio Locale
Un altro modo per ottimizzare il rendimento della Clientela che già avete, sia regolare che sporadica è quello di aumentare il numero di volte che si serve da voi.
Ovviamente le tecniche utilizzate per aumentare le vendite descritte nell’articolo precedente migliorano l’immagine del locale, favorendo il ritorno del Cliente che, magari, preferisce il vostro locale a un altro vicino perché lo trova più accogliente.
Si possono anche utilizzare altre tecniche di incentivazione per aumentare il ritorno del Cliente.
Eccone alcune
Tessere fedeltà e abbonamenti caffè o colazione
Sono il metodo più classico e sperimentato. Potete realizzare facilmente delle tessere fedeltà o degli abbonamenti da 10 colazioni o caffè.
Con un piccolo sconto iniziale potete proporre un abbonamento che vi garantisce il ritorno del Cliente e…l’incasso subito.
Un consiglio sempre valido è quello di fare in modo che non si possano falsificare facilmente i timbri sulle carte fedeltà, utilizzando inchiostri di colori particolari o timbrini realizzati apposta. L’aggiunta di una Vs. sigla a penna aggiunge maggiore sicurezza.
Ovviamente non dimenticate di inventarvi una maniera per vendere subito un nuovo abbonamento a chi lo esaurisce, eventualmente con un piccolo sconto in più o l’offerta di aggiungere una consumazione extra omaggio (es. chi acquista l’abbonamento per dieci caffè con sconto appena ha esaurito il vecchio abbonamento, riceve subito un caffè extra in omaggio.
Porta un amico
Un altro modo di far tornare un Cliente è quello di offrire un buono sconto che è valido per un breve periodo ( anche perché dopo un po’ vengono tutti persi ) oppure che vi permette di offrire il caffè o il dolce se il Cliente porta un amico con se.
Il buono sconto potrebbe anche servire per far tornare il Cliente in orari diversi da quelli abituali, ad esempio un buono per la colazione o aperitivo serale offerto a chi viene solo a pranzo, e viceversa.
Il tre più uno
Un altro modo di far tornare i Clienti è quello di offrire dei buoni sconto che permettono a una persona di ricevere il pranzo in omaggio se accompagna tre paganti o che offrono uno sconto consistente se il conto supera i 100€.
Lo sconto potrebbe anche non essere in contanti ma un buono da spendere nei giorni successivi, ad esempio di 20€.