Cosa Copiare dai Franchising

In realtà la maggior parte della catene di franchising non ha inventato nulla di straordinario : ha scelto una serie di regole precise per lavorare, ha creato un marchio accattivante e vende questi metodi.

Indipendentemente da quello che il titolare medio di un bar può pensare della qualità dei panini della McDonald’s, non può negare che sanno venderli bene…
Tra l’altro non va dimenticato che a volte un locale cambia completamente in base a chi lo gestisce.
Ad esempio la McDonald’s è nata non dai fratelli McDonald’s, ma da un venditore di frullatori, il Sig. Kroc che, dopo aver ricevuto un ordine particolarmente grosso dai fratelli ( Sei frullatori professionali in un botto, una quantità enorme per un singolo locale a quei tempi), ha osservato con attenzione i loro locale, ha capito che si poteva leggermente sviluppare ed è diventato loro socio. In seguito ha acquistato l’intero locale e ha iniziato a aprirne qualcun altro…
Vorremmo sottolineare l’importanza di trattare bene chi lavora per voi; il Sig. Kroc quando la sua fidata segretaria è andata in pensione le ha fatto un regalino di DIECI milioni di dollari !

Nel settore dei bar il caso della Starbucks è emblematico: come è possibile che una catena Americana di bar e caffetterie che fanno il caffè “All’Italiana” è riuscita ad avere quasi 20.000 locali in tutto il mondo ?

Un altro marchio, poco noto in Italia, ma che ha attualmente 41.370 ristoranti nel mondo è Subway, con un target simile a quello della McDonald’s, pur mantenendo una immagine propria.
Per il proprietario medio in Italia il fatto che Subway sia poco conosciuta è una fortuna, in Italia per ora hanno solo 16 locali, ma se una azienda che ne ha in franchising 41mila decide di svilupparsi in Italia, potreste trovarvene uno sotto casa tra un po’…

Anche in questo caso sono state usate metodologie e strumenti testati in migliaia di locali diversi, utilizzando sempre lo stesso “stampo”.

A questo punto la domanda che ognuno si può fare è : “Se questo sistema funziona cosa posso copiare da loro ?”.
La risposta è: “Molto”.

Ovviamente la loro base è anche data da una forte pubblicità che crea la conoscenza del marchio, un investimento che per l’esercizio con uno o pochi punti vendita può essere antieconomico, ma l’investimento pubblicitario non è solo l’unico elemento.

La maggior parte di queste catene è nata da un singolo locale che ha trovato un “sistema” che ha ripetuto per migliaia di volte, quasi sempre con successo.

Il segreto è proprio quello di unire una grande capacità di marketing con la qualità e il rapporto personale che solo la piccola struttura può offrire.

Normalmente ognuna di queste catene ha un Manuale Operativo che impone ( chi non lo segue viene cacciato o denunciato ) tutto quello che deve avvenire nel locale, sia dal punto di vista gastronomico che organizzativo.
La “Bibbia” di questi manuali è il McDonald’s Operations Manual che garantisce l’uniformità dell’aspetto dei locali e del cibo servito in tutto il mondo.

In linea di massima questi manuali contengono due sezioni, la seconda molto più interessante della prima.

La prima parte è quella dedicata alla preparazione degli alimenti

Questa parte va accuratamente evitata perché vi porterebbe a realizzare piatti “stile fast-food” , e crediamo che nessun Italiano abbia bisogno di farsi spiegare come preparare un buon pranzo o un cappuccino.
A questo proposito va ricordato però che la Starbucks, azienda Americana ha “invaso” il pianeta con dei “Bar all’Italiana”, e ha creato la figura quasi mitica dei “Baristas”, insegnando al mondo come si fanno i cappuccini.
Bisogna riconoscere che hanno saputo imparare benissimo da noi Italiani, perché partivano dal caffè americano che da noi è considerato una specie di brodaglia….

La seconda parte dei manuali è quella dedicata alle cosiddette “Operations”
Tutte le tecniche che vengono utilizzate hanno questo nome quasi militare e implicano un disciplina molto precisa sull’aspetto del locale, il modo in cui esporre la merce, il calendario di attività promozionali e-fondamentalmente- la pulizia e l’ordine del locale.

Queste norme vendono fatte rispettare da un esercito di controllori periodici,che si fanno riconoscere, e da Ispettori che vengono nel locale come semplici Clienti e redigono dei rapporti da inviare alla casa madre.
Per questo motivo, a parte qualche eccezione che dura poco, i locali di questo tipo sono sempre ben tenuti.

Non sempre lavorare in questa maniera è una gioia per il personale, chi mastica un po’ di inglese si può dare un’occhiata all’articolo confessioni di un barista

Presupponendo che il vostro personale sia trattato come vorreste che fossero trattati i vostri clienti potete ispirarvi da queste regole per migliorare l’aspetto e l’attrattiva del vostro locale.

A volte non è necessaria molta fatica e potete chiedere anche ai Clienti più amici di darvi un consiglio o di segnalarvi quello che non va. A volte ci sono elementi che non si notano più dopo tanto tempo ma possono risultare sgraditi al Cliente.

Un tecnica semplicissima è quella di andare nei locali di queste catene, anche all’estero durante le vacanze e guardare come agiscono, sicuramente c’è qualcosa di utile che potete copiare…senza pagare le spese di franchising.

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Come Funzionano le Carte Prepagate

La carta di credito prepagata è una carta che può essere ricaricata in base alle proprie esigenze. Utilizzando questo strumento di pagamento è possibile effettuare acquisti in rete con la massima sicurezza.

La carta prepagata è emessa dalla Banca o dalla Posta. Possiamo immaginarla come un borsellino, che riempiamo di euro a nostro piacimento fino, solitamente, ad un massimo di 2.000 euro. Questo è infatti, il massimale che si può caricare sulla maggior parte della Prepagate. Se perdo il borsellino, ho perso l’intero suo contenuto (al massimo, appunto, 1500 euro), se perdo la mia carta di credito o se mi viene clonata, il danno è decisamente maggiore…

A ben vedere, in realtà, questo è l’unico elemento che può favorire la scelta della Carta di credito prepagata rispetto a quella di Credito. Se analizziamo i pro e i contro, ci renderemo conto che poi, tutto sommato, così’ conveniente non è, ma lo diventa in relazione all’utilizzo che ne dobbiamo fare. Se usiamo la nostra Prepagata esclusivamente per gli acquisti on line, allora è sicuramente conveniente perché ci tutela dal rischio di perdere una grande quantità di danaro se subiamo una truffa on line. Diversamente, se siamo particolarmente amanti degli acquisti via internet, ci renderemo conto molto presto che per ogni ricarica che effettuiamo ci sono delle spese che non avevamo preventivato. Non è tutto oro quello che luccica, ed infatti, ad un attento esame saltano all’occhio parecchi “contro” che forse, varrebbe la pena di valutare. Vediamo, in dettaglio, quali potrebbero essere gli svantaggi, dovuti ai costi aggiuntivi, nella scelta di una Carta Prepagata.

Ecco tutti i “contro” che non dobbiamo sottovalutare:
Commissioni per: apertura carta, prelievo e ricarica. Nel momento in cui richiedete la vostra Carta, c’è da versare una quota che, solitamente, è valida fino alla scadenza della Prepagata. Inoltre, per ogni prelievo che effettuate, c’è una commissione da pagare che varia in relazione al Paese: l’importo sarà diverso se il prelievo avviene in Italia (ad uno sportello che fa capo alla Banca emittente della vostra Prepagata), in un Paese appartenente all’Unione Europea o in un Paese che non vi appartiene. Le stesso, dicasi per la ricarica: quasi tutte le Banche emittenti applicano una spesa che varia da 1 a circa 5 euro.
In caso di frode, non è presente un limite di responsabilità per il titolare. Anche se contattate il numero verde per il blocco della vostra Prepagata, siete responsabili comunque dell’intero importo che vi è stato sottratto, sia prima della comunicazione che dopo.
Commissioni per blocco Carta: se avete deciso di bloccare la vostra Prepagata per furto, smarrimento o altro, è bene sapere che, generalmente, il costo è di 5 euro, ma che ci sono anche delle Carte che non pesano con alcun onere ed altre, invece, eccessivamente costose che superano di molto l’importo dei 5 euro. Occhio quindi, perché in questi casi l’informazione vi farà sicuramente evitare qualche spiacevole sorpresa.
Rimborso del residuo: nel caso in cui vogliate chiedere il rimborso del residuo presente nella vostra Prepagata, anche in questo caso, è bene che prestiate attenzione, in quanto, per alcune Carte, l’emittente può richiedervi dai 2 ai 10.50 euro. Perché pagare per avere indietro i propri soldi? E’ consigliabile, in questi casi, spendere tutto senza lasciare alcun residuo nella vostra Prepagata.
A ben vedere, i “contro” che abbiamo elencato sono effettivamente un po’ troppi e forse, tutto sommato, davvero non conviene, tanto più se pensiamo che gli enti emittenti non corrono alcun rischio e che quindi, tutti i costi aggiuntivi che ci vengono imposti, non sono affatto giustificati. Inoltre, a conti fatti, se si utilizza la Prepagata esclusivamente per gli acquisti on line, presto ci si renderà conto che si sosterranno quasi le stesse spese di una Carta di Credito. Supponiamo infatti, di fare parecchi acquisti on line e di ricaricare la Carta Prepagata ogni mese.

Se ipotizziamo che per ogni ricarica, l’ente emittente ci grava di un 2.50 euro, a fine anno avremmo speso 30 euro, cioè, poco meno di un costo annuo di una Carta di Credito. In sostanza, possiamo affermare che le Carte Prepagate sono utilissime per chi effettua parecchie transazioni con la Carta di Credito e sente di rischiare meno con una Prepagata, oppure per chi non preferisce fare una Carta di Credito, oppure ancora per chi si sente più tranquillo nel soccorrere economicamente i propri figli all’estero con una ricarica. Per tutto il resto, vi consigliamo di valutare bene tutti i contro.

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Come Creare il Passaparola per la Propria Attività

Un ottimo modo di trovare nuovi Clienti è quello di favorire il passaparola ( positivo ) nei confronti del vostro locale.
Abbiamo evidenziato il fatto che il passaparola deve essere positivo perché spesso è il contrario; è statisticamente provato che è circa sette volte più facile che un Cliente parli negativamente di una attività piuttosto che positivamente ( e ne parla a molte più persone ).
Questa affermazione potete confermarla anche con i Vs. ricordi: quante volte avete sentito le vostre amiche che parlavano volentieri negativamente di attività di cui si sono servite, rispetto alle volte in cui si sono dichiarate soddisfatte ?

L’invito è pertanto ad evitare di far trovare i Vs. Clienti in situazioni in cui possano trovare qualcosa da ridire; soprattutto quelli che sono della vostra zona e possono influenzare più negativamente su altri clienti abituali.

Non va dimenticato che spesso un cliente ne porta altri con se, e perderne uno significa forse perdere anche i sui amici e colleghi. Tra l’altro recuperare un cliente perso per una esperienza negativa è quasi impossibile.

Una delle esperienze più negative è quelle delle posate o tazze sporche di rossetto o i bicchieri poco puliti ( In modo particolare quelli per l’acqua con un retrogusto di vino…)

Se il Cliente se ne accorge dopo aver bevuto… sicuramente ne parlerà anche a tutti quelli che conosce: “Che schifo ! Ho preso il caffè da XXX e la tazza sembrava quella di un cesso ! “ ( Quando il Cliente è insoddisfatto tende sempre leggermente a esagerare…).
Ed ora è anche più facile parlar male di voi su Facebook e simili, occhio a cosa si dice di voi, addirittura alcune società Americane sono specializzate solo nel controllare la reputazione delle aziende online.

Comunque, per restare nell’ambito locale, immaginatevi una bella foto di una vostra tazzina sporca di rossetto postata su Facebook… e non potete neanche fare causa se il Cliente dice che QUELLA tazzina era sporca; potreste farlo solo se scrive che TUTTE le tazzine sono sporche, il che è difficile.

Se, invece, offrite veramente un bel piatto o un gelato come si deve, forse chi sta per mangiarlo manderà la foto alle amiche a dieta per farle ingelosire.

Il passaparola è come l’affettatrice: non potete farne a meno, ma se non state attenti potete anche farvi male.

Per ottenere un passaparola positivo il sistema più sicuro è quello di riuscire ad offrire un servizio che possa ispirare i Vs. Clienti a parlare di voi agli amici e conoscenti, ma qualche piccolo trucchetto può aiutarvi a rendere più facile questa pubblicità a costo zero, ma più efficace di tutte le altre ( Chi non crede al consiglio di un amico ? )

Buoni a coppia
Potete offrire a clienti selezionati un buono da consumare insieme a un amico/a che non è mai stato nel Vs. locale, ovviamente si può fare solo con Clienti conosciuti ma potrebbe essere un buon modo di ringraziare chi viene sempre da voi e farvi conoscere da nuovi potenziali clienti.

Feste e occasioni
Organizzare feste e compleanni può farvi conoscere da una platea molto più ampia di quella attuale perché sicuramente parteciperanno persone che non vi conoscono ancora.
Potete offrire ai partecipanti a queste iniziative buoni sconti o omaggio per farli tornare anche in momenti successivi, anche l’idea di regalare un tessera fedeltà potrebbe essere interessante se, ad esempio, richiede un numero ridotto di consumazioni per ottenere un omaggio.

Momenti di gruppo – Serate a Tema
Organizzare serate a tema può creare interessanti possibilità di farsi conoscere, l’importante è che l’evento sia ben organizzato e a un prezzo ragionevole.
In questi casi l’obiettivo non è tanto quello di guadagnare molto la prima volta che il cliente viene da voi , ma di farlo diventare un cliente abituale utilizzando le tecniche sopra descritte.

Potete anche organizzare delle occasioni, non necessariamente feste, in cui i componenti di un determinato gruppo o associazione si incontrano, ad esempio un aperitivo.
Un modo per farsi conoscere e fare qualcosa di utile, è quello di organizzare delle occasioni di incontro insieme a gruppi o associazioni per la raccolta di fondi, anche se la maggior parte dell’incasso viene destinato a loro vi siete fatti conoscere da molte persone potenzialmente bendisposte, e avete fatto del bene.

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Come Avviene la Girata dell’Assegno

La girata equivale al trasferimento del diritto e dell’assegno tra due o più
soggetti fino la presentazione all’incasso in uno sportello bancario.

Con la girata sono coinvolte due tipologie di soggetti, girante e giratario:
-Girante
soggetto che appone la propria firma di girata. Il primo girante corrisponde sempre al beneficiario dell’assegno;
-Giratario
soggetto che riceve l’assegno dal girante e che a sua volta può girare l’assegno ad altri soggetti.

La firma di girata viene apposta sul retro dell’assegno, sotto la scritta prestampata “GIRATE”; nel caso di più girate, ogni firma viene apposta sotto a quelle eventualmente già presenti di altri giranti.
Le girate possono essere di due categorie: girata propria e girata impropria.

GIRATA PROPRIA
Il girante trasferisce al giratario la proprietà del titolo ed i diritti in esso compresi.
La girata propria è distinta a sua volta in due categorie
-Girata in pieno:
oltre la firma del girante viene scritto anche luogo e data della girata, nominativo del giratario e firma leggibile del girante; solitamente la
girata in pieno riporta “per me pagate a…”:
-Girata in bianco
viene apposta solo la firma del girante che in tal modo trasferisce l’assegno al giratario trasformando di fatto l’assegno il titolo al portatore.

GIRATA IMPROPRIA
Il girante trasferisce al giratario solo il possesso del titolo ma non la proprietà.
Esempio classico è la consegna dell’assegno.

Per concludere, è importante ricordare che l’assegno circolare, come spiegato in questa guida su Assegni.net, viene normalmente emesso con clausola di non trasferibilità e quindi non può essere girato. Solo per assegni inferiori a mille euro è possibile richiedere l’emissione di assegni senza questa clausola.

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Come Trovare Clienti per il Proprio Locale

Ovviamente il sogno di tutti è quello di riuscire a portare sempre nuovi Clienti nel proprio locale.
E’ più facile a dirsi che a farsi perché la situazione economica attuale spinge le persone a smettere di essere clienti di qualunque locale, piuttosto che a diventare clienti di uno nuovo.

Nonostante il momento non sia dei migliori non bisogna mai smettere di lavorare per incrementare, anche perché indipendentemente dalla situazione economica, è dimostrato che almeno ogni anno si perde almeno il 10% dei clienti a causa di cambi di lavoro, abitazione, tragitto per andare a scuola o al lavoro, invecchiamento del Cliente che esce di meno e decessi…

Va sottolineato che è consigliabile fare attenzione alle tecniche che utilizzate per trovare nuovi Clienti perché possono essere considerate troppo aggressive dai vostri concorrenti più vicini; è importante trovare il giusto equilibrio per non scatenare “guerre” di vicinato che potrebbero portarvi più danni che vantaggi.

Omaggi ai vicini
Nell’ottica sopraindicata, e soprattutto se non avete un altro locale a due metri di distanza, potete offrire un buono per un caffè omaggio ai negozi vicini, non solo al titolare, ma anche al personale perché il caffè lo bevono tutti…
Il buono sconto può anche essere consegnato anche a chi apre un negozio dalle vostre parti o ai clienti di altre attività vicine non concorrenti come palestre e simili.

Convenzioni
Le convenzioni sono un ottimo modo per raggiungere in una volta sola un gruppo di utenti medio/grande. Possono essere realizzate con aziende della vostra zona, scuole o altri luoghi dove si raccolgono molte persone come palestre o sedi di associazioni.
In questo modo, offrendo un piccolo sconto potete mettervi in evidenza verso un grande gruppo di potenziali clienti.
Potete anche realizzarle con i Circoli Aziendali (CRAL) che hanno tutte le aziende più grosse e i Comuni, in questo caso la platea di potenziali Clienti è molto più ampia.
Se realizzate una convenzione non dimenticate di evidenziarlo sulla porta del Vs. locale perché non sempre i soci dei CRAL che possono essere interessati lo sanno in maniera tempestiva.

Lettere “Venite a trovarci”
Potete anche cercare di consegnare buono sconto o omaggio alle attività commerciali con uffici che sono nella vostra zona, eventualmente accompagnati da una lettera promozionale che offre sconti, promozioni per pranzi di lavoro o la possibilità di fatturare all’azienda le consumazioni ( verificate attentamente le norme fiscali in proposito )

La vetrina esterna
La vetrina esterna è una miniera di possibilità per farsi conoscere anche da chi non è mai entrato nel locale.
In modo particolare potete evidenziare le promozioni, i nuovi piatti o i menù.
Si possono anche evidenziare le promozioni dedicate a particolari ore, come per la colazione, o le offerte di breve durata o legate solo al week-end o alla sera.

La vetrina esterna è il sistema più veloce per farvi notare da potenziali nuovi Clienti, proprio per questo motivo abbiamo realizzato una sezione di questo sito dedicata solo all’aspetto della vetrina esterna, la potete visitare alla sezione Fatevi Notare

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