Come Diventare un Geologo

Se sei un appassionato delle scienze, della natura e degli eventi della Terra, ma anche di pratiche ingegneristiche, puoi far fruttare la tua passione e le tue qualità facendo il Geologo di professione. Se hai deciso di intraprendere la professione di geologo, sappi che per esercitarla in forma di libera professione devi seguire alcuni iter burocratici, che di seguito ti illustro.

Prima di tutto devi avere un diploma finito che ti consenta l’iscrizione all’Università, ti consiglio di fare prima degli studi tecnico-scientifici, quindi liceo scientifico o tecnologico o l’istituto professionale per Geometri. Una volta diplomato devi iscriverti all’Università presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN.
Anche qui, dopo la riforma, c’è prima una Laurea Triennale e poi una Specialistica (3 2). Ti consiglio di terminare tutti gli studi, poiché il geologo junior è una figura professionale non ricercata (almeno in Italia), e che poi ti comporterà molte limitazioni nella futura professione.

Il libero professionista per esercitare deve essere iscritto all’Albo, quindi una volta che hai conseguito la Laurea, devi recarti presso l’Ufficio Esami di Stato del tuo Ateneo e prenotarti per sostenere l’Esame. La domanda da compilare ti sarà fornita dallo stesso Ufficio, dove effettuerai anche la prenotazione. Una volta effettuato il versamento (che varia da Regione a Regione) puoi sostenere l’Esame al massimo nella seconda sessione successiva.

Le modalità di Esame variano in base alle Regioni e agli Atenei, ma comunque sappi che consiste in almeno 3 prove, quindi dovrà richiedere molto impegno in fase di preparazione. In caso di esito positivo, potrai iscriverti all’Albo Regionale pagando una tassa annuale. Dopo l’iscrizione ti verrà fornito numero di matricola e timbro. Per completare i documenti da professionista, dovrai recarti presso un’agenzia delle imposte ed aprire la Partita IVA, mediante apposito codice.

Il timbro ti darà potere di firma e validazione delle relazioni che farai, mentre con la Partita IVA emetterai le fatture. All’emissione della prima fattura dovrai iscriverti obbligatoriamente all’EPAP, la cassa per liberi professionisti. Per esercitare in tutto il territorio nazionale dovrai iscriverti anche al Collegio Nazionale (saranno loro a contattarti). Le iscrizioni le devi rinnovare annualmente. Per dettagli è possibile vedere questa guida sul geologo su Professioniecarriere.com. Non è previsto tirocinio, ma ti consiglio per i primi tempi di seguire un collega con molta esperienza.

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Come Aumentare le Vendite ai Clienti Attuali

Ecco alcuni spunti per aumentare le vendite ai Clienti attuali sfruttando al meglio tutte le parti del Vs. locale.

Iniziamo dalla più utilizzata :

Il tavolino
Quando il Cliente è seduto al tavolino è rilassato e vorrebbe prendersi un momento di pausa, si può comunque provare a sollecitarlo utilizzando i due oggetti che normalmente sono presenti: il portatovaglioli e le tovagliette per il pranzo.
No a caso molte aziende offrono gratuitamente i loro portatovaglioli: sono un ottimo modo per vendere il proprio prodotto e ricordare la loro marca.
Anche voi potete imitarli, seppure in maniera più semplificata realizzando delle etichette adesive o dei cartoncini plastificati che potete appoggiare ai lati del portatovagliolo oppure nella parte superiore.
Per motivi legali vi sconsigliamo di farlo con quelli che sono forniti dalle ditte e, comunque non dovreste coprire la loro pubblicità.
Le cose che potete scrivere sul portatovagliolo sono molte: orari di apertura serali, offerte speciali e promozioni s semplicemente il Vs. logo per rendere il locale più accogliete.
Sul tavolino potete anche posizionare le tovagliette in carta usa e getta, anche queste vengono spesso fornite gratuitamente da altre aziende per la promozione dei loro prodotti ma ne potete anche far realizzare vostre personalizzate per evidenziare ad esempio particolari menù od offerte.
Potete anche valutare la possibilità di farli stampare di due tipi diversi a seconda dell’ora in cui vengono esposti, ad esempio agli studenti che fanno colazione la mattina potete inviare un messaggio diverso che a chi lavora e viene durante il pranzo.

I menù
Il menu è un mezzo semplice ed economico per aumentare le vostre vendite.
Lo scopo fondamentale del menù non è quello di far decidere al cliente esattamente che cosa ha già deciso di acquistare, ma quello di aumentare le vostre vendite.
Normalmente l’obiettivo del menu è esclusivamente di tipo informativo, ovvero di far sapere quali sono i prodotti che vendete, purtroppo spesso il menu non descrive tutto quello che potete offrire, ma solo una selezione ridotta che non vi permette di differenziarvi dalla concorrenza proponendo qualcosa di nuovo.

Riflettendoci con attenzione il menù è probabilmente lo strumento più importante che avete per aumentare l’ordine ricevuto dal cliente e, tramite offerte oppure promozioni, invitarlo a tornare successivamente per trovare qualcosa di nuovo.
Non va dimenticato che il menu ben fatto vi fa risparmiare un mucchio il tempo perché evita che il cliente vi chiami continuamente per chiedere informazioni sulla disponibilità o meno di un piatto o di una bevanda; evita anche al vostro personale di dover ripetere continuamente le stesse informazioni , permettendogli di focalizzarsi meglio sul servizio.
E’ ancora più importante nei momenti di punta quando si ha poco tempo per ogni Cliente

Un menù ben fatto migliora anche la percezione del vostro locale e continua a lavorare per voi anche mentre siete seduti per riposarvi qualche minuto.

Il bancone
Se il vostro Cliente non si siede potete comunque proporre nuove idee e prodotti quando è appoggiato al bancone, ovviamente è il posto migliore dove poter esporre i prodotti che vengono acquistati d’impulso ma utilizzando delle tovagliette copri bancone personalizzate potete anche fargli leggere qualcosa di interessante mentre sta prendendo un caffè.
Il punto dove tutti passano è quello della cassa, nelle vicinanze potete esporre dei cartelli di piccole dimensioni che presentano nuove offerte oppure lasciare il vostro biglietto da visita, dei dépliant con offerte o promozioni per i giorni successivi, delle tessere fedeltà o degli abbonamenti da far compilare.

Il retro bancone
Quando Cliente paga o è appoggiato al bancone può anche dare un’occhiata in giro e quello che è alle vostre spalle è la prima cosa che gli capita sott’occhio.
Potete sfruttare questa parete non solo come un’esposizione di bicchieri vuoti o lattine ma come un vero strumento di marketing utilizzando dei cartelli promozionali che potete cambiare periodicamente o anche con delle lavagne dove potete scrivere a mano offerte o il menù del giorno.
Tutti i cartelli dietro il bancone devono essere il più semplici e eleggibili possibile perché il tempo per la lettura è ridotto e leggere caratteri piccoli da una certa distanza è difficile ( Non tutti si mettono gli occhiali…)
Può essere anche il posto ideale dove appendere delle belle fotografie dei vostri prodotti, ma solo se la qualità della foto è della stampa è buona, altrimenti potrebbe essere controproducente.

Le pareti del locale
Le pareti del locale sono un altro dei punti da sfruttare per incrementare le Vs. vendite. Ovviamente non devono diventare una serie di cartelloni pubblicitari stile supermercato, ma possono essere utilizzate per esporre cartelli con testi più lunghi e dettagliati o con i vari prezzi del menù.
Un elemento decorativo che può essere gradevole senza essere invasivo sono le fotografie di oggetti legati al cibo, anche se non necessariamente in vendita nel locale, in alcuni casi è possibile anche utilizzare fotografie stampate su tela che creano un effetto quadro molto gradevole a vedersi.

In alcuni locali sono anche appesi oggetti legati all’alimentazione come forchette e mestoli, soprattutto in ambienti di tipo rustico.
Un altro tema dell’arredamento interno potrebbe essere legato agli anni ’60, oppure impostato verso prodotti più naturali o vegetariani, con immagini conseguenti.

In generale si possono utilizzare per l’interno tutte le tecniche legate alla cartellonistica.

La vetrina dei Panini e Brioche
Anche se è sempre sotto gli occhi dei clienti la vetrina dove vengono esposti panini e brioche è spesso una specie di “parente povero” del locale. I cartellini porta prezzi sono poco evidenti o addirittura assenti.
In alcuni casi il cartellino porta prezzo rischia di diventare la causa di una multa da parte degli organi di controllo perché non si può lasciare direttamente a contatto con gli alimenti il cartellino con scritto sopra il prezzo a pennarello.
Nella maggior parte dei casi non si sfrutta assolutamente la vetrina espositiva come si dovrebbe, utilizzando cartellini porta prezzi che invogliano il consumatore a provare qualcosa di diverso dalla solita brioche.
Un cartellino scritto a mano non dà una grande impressione di qualità del prodotto: se vi regalassero un diamante avvolto in carta da giornale credereste che sia vero o un fondo di bottiglia?
La possibilità di evidenziare i prodotti è maggiore caso delle vetrine contenenti panini e tramezzini perché lo spazio a disposizione è molto maggiore e diventa più importante favorire l’acquisto d’impulso. Si possono applicare cartellini promozionali anche all’esterno della vetrina che sono meno soggetti alle norme sugli alimentari e più facili da cambiare.

E’ importante precisare che le norme sulla esposizione degli alimenti e la loro prezzatura sono sempre in evoluzione ed è quindi fondamentale stare attentissimi a come vengono esposti i propri prodotti.
Una infrazione di questo tipo è sotto gli occhi di tutti ( anche dei vostri concorrenti ) e potrebbe causarvi visite-normalmente poco gradite-da parte di organismi di controllo, che coglierebbero l’occasione di verificare se tutto il resto è a posto….
Siete proprio sicuri di non esservi dimenticati qualcosa di appena scaduto da qualche parte ? Anche se voi non vi ricordate neanche che esista, cosa pensate che salterà subito agli occhi di chi verifica ? ( Non dimenticate però che chi controlla tutela anche Voi o i Vostri figli quando comprate alimenti da qualche altra parte! )

Per fortuna evitare problemi è facile con un po’ di impegno; e con ancora più attenzione potete trasformare la vostra vetrinetta in un ottimo venditore silenzioso.

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Come Fare Tornare i Clienti nel Proprio Locale

Un altro modo per ottimizzare il rendimento della Clientela che già avete, sia regolare che sporadica è quello di aumentare il numero di volte che si serve da voi.

Ovviamente le tecniche utilizzate per aumentare le vendite descritte nell’articolo precedente migliorano l’immagine del locale, favorendo il ritorno del Cliente che, magari, preferisce il vostro locale a un altro vicino perché lo trova più accogliente.
Si possono anche utilizzare altre tecniche di incentivazione per aumentare il ritorno del Cliente.

Eccone alcune
Tessere fedeltà e abbonamenti caffè o colazione
Sono il metodo più classico e sperimentato. Potete realizzare facilmente delle tessere fedeltà o degli abbonamenti da 10 colazioni o caffè.
Con un piccolo sconto iniziale potete proporre un abbonamento che vi garantisce il ritorno del Cliente e…l’incasso subito.

Un consiglio sempre valido è quello di fare in modo che non si possano falsificare facilmente i timbri sulle carte fedeltà, utilizzando inchiostri di colori particolari o timbrini realizzati apposta. L’aggiunta di una Vs. sigla a penna aggiunge maggiore sicurezza.

Ovviamente non dimenticate di inventarvi una maniera per vendere subito un nuovo abbonamento a chi lo esaurisce, eventualmente con un piccolo sconto in più o l’offerta di aggiungere una consumazione extra omaggio (es. chi acquista l’abbonamento per dieci caffè con sconto appena ha esaurito il vecchio abbonamento, riceve subito un caffè extra in omaggio.

Porta un amico
Un altro modo di far tornare un Cliente è quello di offrire un buono sconto che è valido per un breve periodo ( anche perché dopo un po’ vengono tutti persi ) oppure che vi permette di offrire il caffè o il dolce se il Cliente porta un amico con se.
Il buono sconto potrebbe anche servire per far tornare il Cliente in orari diversi da quelli abituali, ad esempio un buono per la colazione o aperitivo serale offerto a chi viene solo a pranzo, e viceversa.

Il tre più uno
Un altro modo di far tornare i Clienti è quello di offrire dei buoni sconto che permettono a una persona di ricevere il pranzo in omaggio se accompagna tre paganti o che offrono uno sconto consistente se il conto supera i 100€.
Lo sconto potrebbe anche non essere in contanti ma un buono da spendere nei giorni successivi, ad esempio di 20€.

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Come si Scrive la Lettera di Presentazione

Prima di svelarti i trucchi su come si scrive una lettera di presentazione, cerchiamo di fare un passo indietro e spiegare che cosa è ed a cosa serve questo documento: la lettera di presentazione o lettera di accompagnamento è una lettera, solitamente allegata al curriculum vitae, nella quale il candidato cerca di mettere in risalto alcuni punti di forza di se stesso allo scopo di catturare l’attenzione del selezionatore, stimolare la lettura del proprio curriculum vitae ed ottenere un colloquio.

Dato che è la prima cosa che viene letta dal selezionatore, la lettera di presentazione deve essere chiara e sintetica, ma soprattutto deve contenere informazioni aggiuntive al curriculum e non essere una mera ripetizione di questo. Ma come si scrive una lettera di presentazione?

Innanzitutto deve essere chiaro che non esiste nessuno schema universale da seguire per scrivere una lettera di presentazione, anzi è fondamentale che la lettera sia sempre diversa e scritta appositamente per rispondere ad ogni singolo annuncio: questo significa che una buona lettera di accompagnamento deve contenere riferimenti personalizzati relativi alla azienda alla quale è indirizzata.

Gli elementi base di una buona lettera sono
l’intestazione
i dati del mittente
il riferimento
data e luogo
nome e firma

Per quanto riguarda il primo aspetto, è importante che tu indirizzi la lettera direttamente al selezionatore, in modo tale da evitare che finisca in mani sbagliate o si perda nei meandri aziendali. Solitamente puoi reperire i dati di chi effettua la selezione direttamente sul sito aziendale, in alternativa puoi sempre effettuare una telefonata ed informarti “di persona”.

Una volta che hai inserito il destinatario, devi aggiungere i tuoi dati personali, limitandoti a nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico: ricorda infatti che stai scrivendo una lettera di accompagnamento, quindi informazioni più dettagliate saranno reperibili direttamente nel curriculum. In alto a sinistra invece devi sempre indicare la data e il luogo, mentre a fine lettera, sulla destra, inserisci il tuo nome e la tua firma. Per un esempio, è possibile vedere questo modello.

Quando devi scrivere una lettera di presentazione è buona norma specificare sempre l’oggetto ovvero il riferimento all’annuncio o alla posizione ricercata dalla azienda. Questo indipendentemente dal fatto che la lettera sia una autocandidatura ad una posizione lavorativa, oppure una risposta ad un annuncio di lavoro vero e proprio pubblicato su giornali, siti web o altro. In questo secondo caso l’oggetto deve contenere proprio il riferimento all’articolo o alla fonte dove è stato trovato l’annuncio.

Una volta inserite tutte queste informazioni comincia la vera e propria lettera di presentazione, che devi strutturare in tre macro-aree: una introduttiva, una di sviluppo ed una conclusiva. Nella introduzione specifica la posizione per la quale ti stai candidando e le motivazioni che ti spingono a proporre la tua candidatura proprio per quel ruolo e per quella azienda, oltre ad una brevissima presentazione di te stesso, dove devi specificare anche il titolo di studio conseguito.

La seconda macro-area è senza dubbio la parte più importante della tua lettera di accompagnamento, dove devi giocarti tutte le carte possibili nel tentativo di ottenere un colloquio di lavoro. Cercando di essere sintetico devi riuscire a inserire le motivazioni e gli stimoli che ti spingono a cercare un lavoro, ma anche gli obiettivi professionali che ti prefiggi di raggiungere nel breve e nel medio-lungo periodo. Ovviamente non dimenticarti di scrivere quali sono i benefici che puoi portare all’azienda e specificare le qualità e i punti di forza in grado di distinguerti dalla massa degli altri potenziali candidati.

Come già specificato si tratta di una lettera di accompagnamento e l’obiettivo che ti devi porre è prima di tutto quello di riuscire a far leggere il tuo curriculum al selezionatore, perciò è fondamentale che tu riesca a selezionare e valorizzare le principali informazioni inserite nel curriculum stesso: potrebbe essere interessante, per esempio,, insistere su stage o esperienze di lavoro passate connesse al ruolo per il quale ti candidi, ma anche su tesi e ricerche inerenti a tematiche di interesse aziendale oppure alla conoscenza certificata di più lingue straniere.

Nella parte conclusiva della lettera di presentazione devi invece cercare di esprimere interesse e disponibilità ad approfondire la conoscenza della azienda, magari attraverso un incontro diretto, il colloquio appunto. Non dimenticare di congedarti con ringraziamenti e saluti.

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Aprire una Nuova Società – Snc o Srl

Per chi ha intenzione di avviare un’attività d’impresa potrebbe presentarsi il quesito se sia meglio scegliere per una società a base personale o a base patrimoniale. Infatti scegliere tra una società a nome collettivo o una a responsabilità limitata potrebbe comportare notevoli differenze a livello civilistico, economico e fiscale.

La snc presenta sicuramente i vantaggi di avere meno costi di gestione e una procedura più snella di amministrazione, ma ai fini civilistici l’imprenditore non risponderà con un capitale limitato ma con tutto il proprio patrimonio personale. Le società di capitali hanno garantiscono invece una responsabilità patrimoniale limitata ma hanno notevoli adempimenti burocratici e costi di gestione (camera di commercio, commercialista, assemblee, ecc.) più elevati.

Più tasse con snc o con srl? – Soffermiamoci invece sull’aspetto fiscale in virtù del fatto che molti neo imprenditori hanno il dubbio se le tasse sono più alte o più basse qualora si scelga una delle due società. Nella società in nome collettivo i redditi sono tassati per trasparenza, e pertanto gli utili della società sono tassati direttamente in capo ai soci, assoggettando tale reddito all’imposta sulle persone fisiche.

Nel caso di tassazione di tassazione Irpef il soggetto pagherà una imposta a scaglioni ( più alto è il reddito più alta è l’aliquota), mentre in caso di Ires (l’imposta che pagano le società) l’aliquota è fissa. Tuttavia in quest’ultimo caso il socio della società di capitali dovrà anche versare le imposte dovute a seguito della distribuzione dei dividenti (la persona fisica inserirà nella propria dichiarazione una certa quota del dividendo percepito).

Normativa differente – Altre regole riguardano anche eventuali deduzioni riconosciute (come ad esempio Ace, o quella relativa agli interessi passivi) che cambiano a seconda della società con cui si opera. Per quanto riguarda gli interessi passivi, ad esempio, nel caso di srl sarà possibile dedurre interessi per un valore massimo pari al 30 % del Rol, mentre la restante parte sarà rinviata agli esercizi successivi.

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