Come Diventare un Giudice
Quella del giudice è un’occupazione molto ambita per varie ragioni, quale soddisfazione professionale, potere, importanza dello stipendio. Ma avere la possibilità di indossare la toga non risulta una operazione così scontata. Cosa fare quindi per diventare giudice?
Innanzitutto si deve essere in possesso di una laurea magistrale in giurisprudenza. Una volta ottenuta occorre superare il concorso pubblico, che si tiene una volta ogni anno, ripetibile solamente tre volte nella vita. La prima parte, costituita da una prova scritta, verte nella stesura di tre elaborati, rispettivamente di diritto civile, amministrativo e penale. Una volta ottenuto un esito positivo in tutte e tre le prove, sarà l’orale a decretare o meno il superamento del concorso. Esso verte sulla discussione di tredici materie, passando dal diritto civile al diritto comunitario al diritto internazionale, fino ad un colloquio in lingua straniera a scelta tra spagnolo, inglese tedesco o francese. file5601297827370
Per il neo giudice si aprono così le porte del lavoro, attraverso un tirocinio obbligatorio e retribuito della durata di circa due anni, in qualità di uditore giudiziario in sede di Corte di Appello, dopo di che si diventa giudice a tutti gli effetti.
Perché scegliere di fare il giudice e non il notaio o l’avvocato?
La retribuzione del giudice è vincolata a dei “passaggi di grado”, dovuti all’anzianità di servizio. I fattori da tenere in considerazione sono: stipendio, indennità integrativa speciale, indennità giudiziaria.
Dopo due anni dalla nomina di uditore si diviene giudice di tribunale al primo livello retributivo, che dopo tre anni permette già di guadagnare dai 3mila ai 4mila euro.
Ma quali sono le competenze di un giudice? Come distinguere i vari giudici?
I giudici possono essere classificati in molteplici modi, in base alla loro funzione. Troviamo infatti:
– il giudice amministrativo, composto dal Consiglio di Stato, dal T.A.R. (Tribunale Amministrativo Regionale) e dai giudici amministrativi speciali;
– il giudice civile, per le contravvenzioni;
– il giudice penale, per i reati;
– il giudice di pace, per la giurisdizione in materia civile e penale di minore entità;
– il giudice minorile, nell’ambito del Tribunale per i minorenni.
Ci sono poi anche il giudice di sorveglianza, del lavoro, delegato, onorario, tutelare, popolare, ordinario, speciale e straordinario.