Come Accreditare una Sede Formativa

Per chi si occupa di formazione e orientamento è fondamentale provvedere ad accreditare la propria sede. L’accreditamento costituisce infatti un’idoneità, indispensabile per poter erogare direttamente corsi ma anche per ottenere eventuali finanziamenti pubblici utili allo svolgimento delle attività. Vediamo quindi quali sono requisiti e modalità per rendere operativa una sede formativa. Ecco come fare.

L’obiettivo primario è garantire il rispetto di standard minimi di qualità in campo formativo ed orientativo. La materia è disciplinata principalmente dal Decreto Ministeriale 166 del 2001 che riporta “Disposizioni per l’accreditamento delle sedi operative dei soggetti attuatori del sistema di formazione professionale”. I soggetti deputati a rilasciare questa autorizzazione sono le Regioni che se ne occupano relativamente all’offerta formativa del proprio territorio e che possono avvalersi anche di risorse esterne, purché indipendenti dagli organismi che fanno domanda di accreditamento.

Rispetto al percorso da seguire, l’organismo che intende accreditarsi deve fare apposita domanda alla propria Regione di competenza. A questo punto inizieranno le verifiche da parte della Regione, che esaminerà sia i documenti forniti che la conformità e la rispondenza ai requisiti previsti. L’esito delle verifiche, se positivo, verrà comunicato al Ministero del Lavoro, che inserirà la struttura in un apposito elenco. Il processo, come detto, riguarda quegli operatori che si occupano di orientamento e formazione. Quest’ultima si suddivide in ulteriore tre ambiti: formazione continua, obbligo formativo e formazione superiore ed ogni sede operativa può essere accreditata per una o più tipologie. Diversamente, non sono tenuti ad accreditarsi i soggetti istituzionali di attività formative o orientamento e le aziende che svolgono corsi di formazione per il proprio personale dipendente o che realizzano attività di stage e tirocinio.

Un soggetto, sia pubblico che privato, per poter accreditare una sede e renderla così operativa deve presentare una serie di requisiti, che riguardano: le capacità gestionali e le caratteristiche logistiche della struttura – in ordine a precisi parametri relativi, ad esempio, all’adeguatezza e alla sicurezza dei locali da destinare alle attività -, la situazione economica e finanziaria e le competenze professionali del personale deputato a progettare ed erogare gli interventi. È necessario inoltre possedere elevati livelli di efficacia ed efficienza in attività analoghe, precedentemente realizzate dalla società o ente, e dimostrare di essere inseriti in modo significativo nel contesto sociale e produttivo del territorio di riferimento. Ogni Regione, inoltre, può stabilire dei criteri aggiuntivi o specifici, necessari per ottenere l’idoneità. A seconda della Regione di appartenenza sarà necessario quindi verificare puntualmente i criteri previsti. Per conoscere gli indicatori da rispettare ai fini dell’idoneità è utile comunque consultare le tabelle allegate al D. M 166/2001, per un primo confronto con la situazione del proprio ente o azienda.

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Come Accorpare Particelle Catastali

Tra i tipi di variazione catastale che più frequentemente vengono proposti all’Agenzia delle Entrate ci sono i frazionamenti e gli accorpamenti di particelle iscritte al Catasto urbano o dei fabbricati. Queste tipologie di cambiamento sono attualmente in considerevole aumento vista la loro stretta relazione con i pagamenti dell’imposta che proprietari o usufruttuari degli immobili debbono corrispondere annualmente ai Comuni e allo Stato. Infatti, alcune case di abitazione si trovano ufficialmente divise in più parti con calcolo di imposta maggiore pur essendo usate come unico immobile.

L’accorpamento di due o più particelle consiste in una fusione con attribuzione di un unico numero, contrassegnato o meno da subalterni. La procedura può essere fatta direttamente o assegnata dal proprietario a un professionista tecnico che potrà rilevare l’esatta proprietà, la consistenza del bene e le sue caratteristiche. Alcuni presupposti sono, infatti, indispensabili alla corretta esecuzione della pratica. In primo luogo le particelle da accorpare dovranno risultare intestate a un medesimo soggetto, persona fisica o giuridica, cosicché al termine anche la nuova entità sarà attribuita a colui che ne possedeva le singole parti. Variazioni diverse, devono essere preventivamente supportate da atti notarili (es. nel caso di immobili intestati in percentuale a un coniuge o a un altro).

L’istanza di accorpamento va presentata all’Agenzia delle Entrate. Particelle contigue già inserite in mappa possono essere unite in una sola senza introdurre nuove geometrie, con l’eventuale rivisitazione di categoria e classe degli immobili. Usando questo software la variazione è immediata e sin da subito il proprietario può ottenere la ricevuta della nuova situazione. Se per presentare l’istanza viene usato un modello cartaceo, dopo la sua presentazione occorrerà qualche giorno prima che gli uffici dell’Agenzia ne prendano pienamente atto.

Occorre ricordare che le modifiche apportate catastalmente sui fabbricati devono essere comunicate al Comune mentre, nel caso su di essi sia stato acceso un mutuo bancario, bisognerà acquisire un consenso dell’istituto di credito. Prima di procedere a un accorpamento occorrerà sempre valutare con attenzione i costi dell’allestimento della pratica, le nuove tasse da pagare e se nel futuro prossimo la fusione di particelle sia ancora funzionale ai bisogni del proprietario o dei proprietari..

Non dimenticare mai: Prima di procedere all’accorpamento valutare con attenzione costi e finalità.

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Come Trovare Lavoro a Zanzibar

Decidere di cambiare totalmente registro alla propria vita recandosi all’estero porta con sè la voglia di evasione più assoluta se, quale meta prescelta del proprio futuro, si sceglie Zanzibar! Ma come riuscire ad inserirsi nella realtà non solo sociale, ma anche e soprattutto lavorativa di questo magnifico arcipelago africano? Questa guida vuole essere una piccola fonte di spunti e input per chi, stanco di una vita cadenzata da ritmi imposti e priorità di massa in cui non si rivede ormai da tempo, voglia trasferirsi e lavorare in una realtà, certamente non perfetta, dove il tempo, lo spazio e le parole siano davvero a misura d’uomo.

Scegliere una meta così lontana in tutti i sensi, specialmente per un europeo, può discendere o dall’occasione di esserci già stati, per cui conviene ritornare ai contatti intrapresi sul posto per trovare un alloggio od una sistemazione consona alle proprie esigenze; o, piuttosto, dal mero “sogno africano”: in tal caso è bene informarsi, sia attraverso internet che, preferibilmente, giovandosi di un’agenzia, circa le soluzioni più versatili e sufficientemente comode, almeno per i primi tempi! Sarà l’esperienza, poi, inseritisi sul tessuto socio-territoriale, ad orientare scelte più oculate e durature!

Vediamo ora quale esperienza lavorativa si possa abbracciare! Se il mercato non fosse già saturo e con un livello concorrenziale davvero basso per potervi investire con profitto, ci si potrebbe lanciare nel commercio dei chiodi di garofano, tanto caratteristici e tipici di Zanzibar, e della rafia; oppure nella creazione di piccole aziende di lavorazione delle famosissime alghe rosse, già commercializzate dall’arcipelago e di imponente utilizzo sia cosmetico che gastronomico (contengono infatti un utile addensante). Ovvia premessa per intraprendere questo tipo di attività è la dotazione di un certo capitale economico: nonostante sia davvero meno cara rispetto alla società occidentale, c’è comunque da investire del denaro!

Tante le opportunità, quindi, ma tutte necessitano di un profondo spirito di adattamento e di quell’umiltà di approcciarsi in punta di piedi ad un popolo diverso per cultura, storia, usi e qualità della vita! D’altra parte decidere di cambiare cela la volontà di mettersi in discussione tipica di chi, oberato dal “solito”, spinge se stesso e la propria esperienza ad una totale e progressiva evoluzione, dove ci si spoglia del vecchio, per arricchirsi del nuovo.

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Come Presentarsi al Colloquio

In questa semplice guida troverete consigli, suggerimenti e regole generali su come presentarsi ad un colloquio di lavoro. Per superare in maniera eccellente un colloquio bisognerà prepararsi fisicamente e soprattutto psicologicamente, solamente cosi di otterrà il successo e si conquisterà il datore di lavoro.

Il colloquio di lavoro o colloquio conoscitivo ha lo scopo di esaminare un candidato, approfondendo la sua conoscenza e analizzando le sue capacità, in modo tale da valutare se è il candidato adatto ad ottenere quel determinato posto di lavoro o meno. A volte i colloqui si svolgono in più incontri, questo perché l’azienda deve fare un’attenta e stretta selezione degli aspiranti. Quando vi presentate ad un colloquio di lavoro dovrete partire dal fatto che siete stati convocati perché il vostro curriculum è stato ritenuto interessante e quindi l’azienda vuole approfondire la vostra conoscenza. Perciò il solo fatto che il vostro curriculum sia piaciuto vi deve dare una marcia una più.

Per affrontare il colloquio al meglio è consigliabile curare nei minimi dettagli l’igiene personale, quindi la pulizia del corpo, dei denti, dei capelli, che è fondamentale per fare una prima buona impressione. I cattivi odori non saranno per niente graditi al possibile datore di lavoro. Dopo essersi ben lavati, occorrerà pensare all’ abbigliamento, il quale dovrà essere ben curato, sobrio, ma allo stesso tempo elegante, senza eccedere (evitate abiti da sera). Gli abiti dovranno essere ben stirati, l’apparire scombinato vi farà solo perdere punti. Per quanto riguarda le donne, evitate di utilizzare troppo trucco e optate per un make up semplice, che risalti la vostra bellezza, senza esagerare.

La puntualità sarà fondamentale il giorno dell’incontro, quindi puntate la sveglia e cercate di non percorrere strade troppo trafficate Arrivare in ritardo il giorno del colloquio di lavoro, vi svaluterà molto. In caso dovreste avere dei problemi che vi impediscano di arrivare in tempo, avvisate l’azienda con una telefonata e spiegate la situazione Inoltre evitate di farvi accompagnare da amici o parenti, non state andando a scuola e quindi potrebbe risultare poco professionale Molto importante sarà portare con se i vari documenti e anche una copia del curriculum, per sicurezza Inoltre sarà il caso di spegnere il cellulare, per evitare delle inutili interruzioni.

Sarà necessario essere solari e sorridere, non mostrate che siete tesi. Cercate di rilassarvi, di sedervi in una posizione consona, con la schiena dritta e cercando di non gesticolare o giocherellare. Per rispondere alle domande che vi verranno poste è consigliabile usare un tono di voce chiaro e sereno, senza parlare troppo. Bisognerà porre attenzione alle domande che vi verranno poste, rispondendo in modo serio, cercando di essere voi stessi.

 

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Cosa Sono gli Obiettivi Strategici

Che cosa è un obiettivo strategico? Gli obiettivi strategici sono chiaramente definiti scopi quantificabili di un’azienda che utilizza come parametri di riferimento i progressi. La loro attuazione non si stabilisce all’inizio di una attività, piuttosto quando si impostano gli standard corrispondenti e e si progetta nel contempo un piano atto a raggiungerli.

Definisci gli obiettivi strategici in modo chiaro e pertinente: le norme prive di significato non possono essere certo degli strumenti utili che realmente migliorano la qualità delle tue prestazioni di lavoro. Imposta gli standard in base a criteri quantificabili che puoi misurare. È possibile agire in modo più efficace se si suddividono i goal desiderati in più step e se si delineano le azioni specifiche che si dovranno adottare per realizzarli. Implementa la crescita aziendale che prevedi alla politica di marketing e introduci nuovi prodotti per misurare l’impatto che hanno sui consumatori.

Conduci ogni progetto di business con un occhio verso il futuro, ma ricorda di essere disposto a rivalutarli o se le situazioni cambiano. Misurare i progressi rispetto agli obiettivi, valutando se sono stati effettivamente seguiti i passi che li delineano, e se tali azioni hanno prodotto i risultati sperati è essenziale per la buona riuscita di una impresa. Osserva ciò che accade anche all’esterno della sfera lavorativa: ciò include le condizioni economiche e le esigenze dei clienti. Per fare questo, puoi condurre un’analisi SWOT, che si concentra sui punti di forza e di debolezza, e sulle opportunità e minacce per l’ambiente stesso. Le minacce sono impatti negativi che determinano stalli. Determina se le queste possono essere trasformate in opportunità. In caso contrario, valuta quali effetti avranno sugli obiettivi strategici della società.

Perfeziona e aggiorna le tue aspettative per renderle realistiche .Un obiettivo generalmente è considerato valido per un periodo di tempo di tre-cinque anni, proprio perché è vitale lasciare ampio spazio alla modernità e all’innovazione creativa. Quando arrivi al risultato sperato, metti a disposizione dei premi o degli incentivi per chi ti ha aiutato nell’intento. Questi bonus serviranno come motivazione ai tuoi dipendenti. Inoltre, gli incentivi possono influenzare il modo in cui l’organizzazione stessa opera. Esso però non deve essere eccessivamente dispendioso, soprattutto se sei un nuovo imprenditore o si hanno difficoltà finanziarie.

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